VARESE – Le luci rosse del sistema di monitoraggio di Arpa Lombardia si sono accese anche a Varese. Giovedì 9 ottobre l’aria in città è risultata oltre la soglia di legge per le polveri sottili, in un contesto regionale segnato da valori elevati e diffusi. A renderlo noto è Legambiente Lombardia, che punta il dito contro il traffico intenso e contro un ottobre insolitamente secco: da settimane, infatti, non cade una goccia di pioggia, e l’assenza di precipitazioni sta facendo ristagnare lo smog nei bassi strati dell’atmosfera.
«Continuiamo a staccare assegni in bianco alla Corte di giustizia europea – commenta Federico del Prete, responsabile mobilità di Legambiente Lombardia –. Serve più trasporto pubblico, più mobilità attiva e la piena elettrificazione del trasporto merci».
Aria pesante in tutta la regione
Secondo i rilievi di Arpa Lombardia, la centralina di Milano Marche ha registrato 82 microgrammi di Pm10 per metro cubo, ben al di sopra della soglia di 50. Valori alti anche a Monza (69), Pavia e Lodi (66), Bergamo (57), Brescia (53), Como e Varese (51). Nella fascia pedemontana e nella pianura i livelli restano simili: Meda (77), Magenta (70), Crema (68), Cassano d’Adda (65) e Codogno (63).
Emergenza traffico e mancanza di misure
Per Legambiente, il principale colpevole è il traffico veicolare, aggravato da politiche troppo caute. «Il rinvio del blocco dei diesel Euro 5 – aggiunge l’associazione – non aiuta a reagire con decisione a situazioni d’emergenza come questa».
Non piove da settimane
A pesare è la siccità persistente: da settimane non cade una goccia di pioggia e l’aria stagnante impedisce la dispersione degli inquinanti. Ma non è solo colpa del meteo. Per Legambiente, la principale responsabilità resta il traffico. «Serve più trasporto pubblico, più mobilità attiva e una reale riconversione elettrica del trasporto merci», sottolinea Federico del Prete, responsabile mobilità dell’associazione.
Eppure, anche le misure più drastiche non avrebbero risolto il problema: a Milano, dove i diesel Euro 5 non possono circolare da tempo, i livelli di Pm10 sono comunque schizzati oltre gli 80 microgrammi, dimostrando che la crisi dell’aria è ben più complessa e strutturale.
Un autunno senza pioggia, politiche prudenti e una mobilità ancora centrata sull’auto privata: così la Lombardia torna, ancora una volta, a fare i conti con il suo eterno nemico, lo smog.