Passi avanti rispetto alle ultime uscite, soprattutto sotto il piano del ritmo, del coraggio, della volontà di attaccare. Certo, ancora non è abbastanza, perché viaggia con il motore a due cilindri. 8 assist, 15 punti, ma anche un errore a fine quarto periodo che stava indirizzando la partita verso Avellino.
Fa saltare il PalA2A sulla sedia con le sue consuete penetrazioni che nessuno riesce ad arginare. Però è molto falloso, impreciso, perde quattro palloni e tira male da fuori.
L’assenza di Anosike lo responsabilizza ed il ragazzi di Antigua non si tira indietro, nemmeno davanti a due marcantoni come Cusin e Fesenko. Vola a rimbalzo, va in doppia doppia con 12 punti totali, è sempre attento, presente, frizzante e concentrato, anche quando viene chiamato ad una difesa decisiva su Fesenko.
Si presenta con due liberi fuori bersaglio, il peggior biglietto da visita possibile in una partita tirata come questa. Poi riprende quota.
Non tira benissimo, però si applica, suda, lotta, non lascia nulla di intentato, almeno a lui una tripla entra. É concentrato, sente l’importanza della serata.
Quando va in lunetta una voce sussurra: «Non può sbagliare anche Campani…». Invece, anche Luca si perde nel mare scuro dello 0/2, e fatica a rendersi protagonista nella partita. Eppure, senza Anosike, serviva un contributo maggiore da parte sua.
Se due indizi fanno una prova, alla terza volta inizia ad essere una sentenza, sempre in barba a tutti quei tifosi che avevano già imboccato l’uscita. Esce per cinque falli nel supplementare e Varese si sgonfia in pochi istanti. Collante difensivo di qualità assoluta, sale sempre di giri nei momenti decisivi, però il motore non è ancora performante in pieno.
Trova minuti importanti nelle rotazioni, perché in partite in cui c’è da mostrare grinta e carattere, Giancarlo non può stare fuori. Nel complesso gioca comunque poco, però lo fa con qualità.
Segna un po’ in tutti i modi, compresa una tripla che si costruisce dal palleggio, cosa mai vista fare da lui a queste latitudini. Gioca da trascinatore, nel finale è anche sorprendentemente glaciale in lunetta, però inciampa proprio sul tiro decisivo.
Il giudizio si ripete, abbiamo una guarda che non segna. Ha messo 29 punti nelle ultime quattro gare con 4/22 da tre, Paok compreso. Numeri, solo numeri, che però dicono molto.