Notaio rimandato: incontro tra i legali. Più passa il tempo, più il Varese rischia

Su richiesta della maggioranza dimissionaria l’appuntamento di oggi non ci sarà

L’incontro previsto per oggi di fronte al notaio per ridistribuire le quote societarie non si farà: la maggioranza ha chiesto un rinvio e così il futuro resta in bilico. Ieri sera il legale di Basile e Taddeo (l’avvocato Cesare Di Cintio, lo stesso che lavorò quest’estate al progetto Lega Pro come Sporting Varese Bellinzago), ha inoltrato la richiesta di un incontro preliminare con il legale del Varese, l’avvocato Giuseppe Armocida, per discutere e verificare la situazione prima dell’appuntamento dal notaio.

L’incontro tra gli avvocati, che presumibilmente avverrà nel fine settimana (venerdì), rinvia dunque la «remissione dell’intero pacchetto azionario» da parte della maggioranza, composta dal vicepresidente Aldo Taddeo (29%) e dal direttore generale Paolo Basile (51%), annunciata in un comunicato stampa di venerdì 10 febbraio.

Difficile, dopo il silenzio di questi giorni (settimane), ipotizzare quale sarà il tema del confronto. L’unica certezza resta dunque l’ulteriore attesa per conoscere (e programmare) il futuro del Varese Calcio. Futuro a cui da due settimane a questa parte stanno lavorando il presidente Gabriele Ciavarrella e il socio (e fondatore) Enzo Rosa, per quello che è stato definito il «Varese 2.0»: domenica 12 il primo incontro con le istituzioni, direttamente al Franco Ossola (nell’intervallo di Varese-Bra colloquio tra Gabriele Ciavarrella, il sindaco di Varese Davide Galimberti e l’onorevole della Lega Nord Giancarlo Giorgetti), giovedì l’annuncio del ritorno l’anno prossimo di Marco Caccianiga tra i mister della Scuola Calcio e del Progetto Bimbo e la partenza dei bonifici per i rimborsi del mese di dicembre, venerdì un secondo incontro a Palazzo Estense tra Ciavarrella e il sindaco Galimberti.

Appuntamenti a cui si sono aggiunti anche quelli “dietro le quinte”: i colloqui uno a uno con i fornitori, a cui è stata chiesta pazienza (incassata, ovviamente a tempo) per vedere onorati gli accordi presi, e anche i contatti con imprenditori e amici (vecchi e nuovi), disposti ad aiutare il Varese.

Varese 2.0 che sarebbe già pronto a guardare al futuro con ottimismo, forte delle strette di mano e delle intenzioni positive espresse da più parti (imprenditori; fornitori; squadra; staff), ma che potrà “nascere” ufficialmente solo quando sarà effettivamente possibile iniziare a costruirlo.

Per tutti, tifosi in primis – che anche domenica a Pinerolo hanno messo da parte le preoccupazioni e sostenuto in trasferta la squadra, altrettanto commovente nel non farsi condizionare da quanto (non) sta avvenendo fuori dal campo – c’è quindi da avere ulteriore pazienza per capire cosa succederà. Con la preoccupazione, crescente, che il Varese più passa il tempo più sia in pericolo.

La speranza è che l’attesa sia breve e che una soluzione venga trovata. Quale sarà è il minore dei problemi: basta che faccia il bene del Varese. Come sarà decisa è una questione di scelte delle persone coinvolte: basta che faccia il bene del Varese. Quando verrà presa è invece il punto fondamentale: il tempo passa e non fa il bene del Varese.