Omaggio in bombetta e papillon A Cuasso rivive il mito di Satie

Forse l’immagine più nota di Erik Satie è quella di un uomo ripreso di tre quarti, bombetta e abito scuro, vicino a un cannoncino che poi avrebbe caricato, con accanto Francis Picabia, Jean Börlin e René Clair, quando il regista francese girò “Entr’acte”, emblema del cinema Dada.

Siamo nel 1924, e l’anno dopo l’eccentrico musicista francese morirà a 59 anni di cirrosi epatica, dopo una vita di genio e sregolatezza e la consapevolezza di aver tracciato una via nuova nella musica del suo tempo e degli anni a venire.

La figura e l’opera di Satie saranno oggetto, sabato alle 21, di un “Omaggio in bombetta e papillon” al Nuovo teatro di Cuasso, con lo spettacolo di Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio, pianoforte a quattro mani, Marta Ciappina, danzatrice e dell’attrice Silvia Sartorio, nell’ambito della rassegna Interpretando suoni e luoghi.

Pezzo forte della serata la proiezione integrale del film muto di Clair con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora composta da Satie, una pellicola nata per essere inserita come intermezzo tra i due tempi del balletto “Relâche”, realizzato dalla compagnia svedese di Rolf de Maré e danzato dal divo Jean Borlin, che pure compare nel film.

Del musicista francese – che visse in due stanze, una delle quali perennemente chiusa e colma di ombrelli collezionati con cura maniacale – saranno poi eseguiti i Tre pezzi in forma di pera per pianoforte a quattro mani, composti nel 1903, la splendida Sonatina burocratica del ’17, la Gnossienne n. 1, la celebre e quasi ipnotica Gymnopèdie n.1, nonché la “fantaisie sérieuse” La belle excentrique.

Quest’ultima composizione, ispirata dalla danzatrice Elise Jouhandeau, nota come Caryathis e immortalata in uno splendido manifesto da Léon Bakst, lo scenografo dei Ballets Russes di Diaghilev, fu rappresentata per la prima volta nel luglio del 1920 al Théâtre du Colisée, in quattro movimenti eseguiti da una piccola orchestra.

Chiara Nicora è diplomata in pianoforte e clavicembalo, ha una laurea al Dams di Bologna, un diploma in musicoterapia e insegna al conservatorio di Sassari, mentre Ferdinando Baroffio, allievo di Bruno Canino, ha vinto diversi concorsi pianistici e si è esibito in importanti festival, tra cui quello delle Settimane musicali di Stresa.

L’attrice Silvia Sartorio, diplomata all’accademia dei Filodrammatici, ha collaborato con vari teatri, tra cui il Piccolo di Milano e il teatro Scientifico di Verona, e si impegna spesso come voce recitante per musicisti e gruppi musicali, oltre a insegnare recitazione. Marta Ciappina, diplomata all’accademia di Danza contemporanea di Milano e perfezionatasi al Movement Research di New York, collabora con diversi ensemble e coordina corsi e seminari di danza contemporanea.

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