Omicidio di Mesenzana, Bianchi in carcere: il delitto forse dopo una lite per i “gratta e vinci”

Le indagini proseguono per chiarire tutti i contorni della tragedia che ha sconvolto la comunità di Mesenzana (foto d'archivio)

MESENZANA – Una lite violenta in casa, scoppiata per motivi legati al vizio del gioco. Sarebbe questo il contesto in cui si è consumato il femminicidio di Mariella Chiari, la donna di 75 anni uccisa sabato pomeriggio nella sua abitazione di via Pezza. Per l’omicidio è stato arrestato il marito, Renato Bianchi, 78 anni, volto noto in paese e frequentatore abituale del bar della piazzetta, dove spesso acquistava i “gratta e vinci”.

L’uomo è stato interrogato nella serata di ieri dal pubblico ministero della Procura di Varese. Non sono emersi dissidi prolungati nella coppia, ma le prime indagini indicano che il gesto sia riconducibile a «futili motivi legati al vizio del gioco», come conferma una nota ufficiale della Procura.

Durante l’interrogatorio, Bianchi è apparso in condizioni psicologiche precarie, con dichiarazioni definite «frammentarie e poco coerenti». Proprio per questo, e per prevenire eventuali gesti autolesionistici, è stato trasferito al carcere di San Vittore, a Milano, struttura ritenuta più idonea a garantire la sua tutela.

Le indagini proseguono per chiarire tutti i contorni della tragedia che ha sconvolto la comunità di Mesenzana.