MESENZANO – Ha ribadito quanto già dichiarato subito dopo l’arresto Renato Bianchi, il 78enne accusato di aver ucciso la moglie Mariella Chiari, 81 anni, nel pomeriggio del 15 novembre nella loro villa di via Pezza, a Mesenzana. Lo ha fatto davanti al giudice per le indagini preliminari Niccolò Bernardi, durante l’udienza di convalida che si è tenuta oggi, martedì, nel carcere di San Vittore.
L’uomo, ancora fortemente scosso e in evidente stato di fragilità emotiva, ha confermato la dinamica già raccontata sabato sera al pubblico ministero Federica Recanello. Secondo la Procura, si sarebbe trattato di un litigio improvviso, legato a futili motivi, tra cui discussioni occasionali sui “gratta e vinci”, ma senza segnali di violenza pregressa nella coppia. Bianchi avrebbe colpito la moglie prima al volto, poi ripetutamente con un coltello da cucina.
L’accusa è di omicidio volontario pluriaggravato: per il rapporto coniugale, per l’uso dell’arma e per la futilità del motivo. Il difensore Andrea Toppi ha chiesto che Bianchi venga trasferito in una struttura sanitaria per valutare la sua capacità di intendere e volere al momento del delitto. Il giudice si è riservato la decisione. L’autopsia sul corpo della vittima è fissata per il 19 novembre.













