Omicidio Rea/ Avv. Parolisi:Non ha risposto perché atti a Teramo

Ascoli Piceno, 20 lug. (TMNews) – Salvatore Parolisi, arrestato ieri per l’omicidio della moglie Melania Rea, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia del gip di Ascoli Piceno Carlo Calvaresi “perché la procedura impone che il fascicolo migri a Teramo”, e “davanti al giudice naturale competente, e a quello di Teramo, inizierà a difendersi”, ha spiegato l’avvocato Valter Biscotti, l’avvocato del caporal maggiore, uscendo dal carcere di Marino del Tronto.

L’avvocato Biscotti spiega infatti che se il gip di Teramo confermerà la misura di custodia cautelare in carcere, a quel punto “ci rivolgeremo al Riesame per chiedere la revoca di questa misura”. Tecnicamente infatti la competenza, dichiarata anche dal gip di Ascoli Piceno Calvaresi, è di Teramo, in quanto secondo gli accertamenti svolti, il luogo del delitto di Melania Rea, la pineta di Ripe di Civitella, è in provincia di Teramo. Quindi “la strategia difensiva – ha aggiunto Biscotti – è ottenere l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che appare troppo appiattita sulle argomentazioni della pubblica accusa, senza lasciare spazio ad argomentazioni alternative”.

In vista di questo obiettivo, “domani faremo un vertice con i nostri consulenti” perché, ha ribadito il difensore di Parolisi, “l’ordinanza lascia ampi spazi alle argomentazioni della difesa che ci lasciano ben sperare”. Ad esempio, ha sottolineato l’avvocato Biscotti, il movente della relazione extraconiugale con Ludovica “è molto fragile”, così come prospettato nell’ordinanza, che “ha letto la vicenda in modo romanzesco”. E, ha aggiunto il difensore, “stiamo lavorando a ipotesi alternative. Il Dna femminile (trovato sotto l’unghia dell’anulare sinistro di Melania, ndr) per noi è un valore straordinario, è una traccia da cui partire”.

Gtu/Ber

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