Onu/ Rapporto: Droghe sintetiche le più diffuse dopo la cannabis

Vienna, 13 set. (TMNews) – Le droghe sintetiche hanno superato l’eroina e la cocaina e sono diventate gli stupefacenti più consumati nel mondo dopo la cannabis. Lo rivela l’Organizzazione delle nazioni unite contro la droga e il crimine (Onudc) nel suo rapporto annuale pubblicato oggi. “Dopo la cannabis, gli stimolanti tipo anfetima sono la seconda droga più utilizzata nel mondo davanti all’eroina e alla cocaina”, si legge sul rapporto.

“Il mercato delle droghe sintetiche è passato da una fabbricazione artigianale su piccola scala a un mercato simile a quello della cocaina ed eroina con un maggiore coinvolgimento di gruppi criminali organizzati lungo la catena della produzione e della distribuzione”, spiega il direttore generale dell’Onudc, Youri Fedotov, citato nel comunicato.

Il rapporto sottolinea come queste droghe sintetiche (anfetaminici, metamfetaminici, barbiturici, allucinogeni, ecc.) siano di facile produzione, richiedano un basso investimento e diano un alto guadagno, contrariamente agli stupefacenti naturali (oppio, cannabis, foglie di coca) e semisintetici (cocaina ed eroina).

Nel sud-est asiatico, la regione dove sono maggiormente diffuse le droghe sintetiche, il numero di pasticche sequestrate è passato da 32 milioni nel 2008 a 93 milioni nel 2009, fino a 133 milioni l’anno scorso. Ma i gruppi criminali sono sempre alla ricerca di nuovi mercati. Negli ultimi tempi, afferma il rapporto, sono stati scoperti i primi laboratori per la produzione di droghe sintetiche in Sudamerica e in Africa.

C’è poi l’emergenza legata ai nuovi composti sintetici, disponibili come bevanda in lattina o pastiglie colorate “naturali”, non regolamentati, che imitano gli effetti delle sostanze illecite e riescono a eludere i controlli delle polizie in Europa, Nordamerica, Australia e Nuova Zelanda. “Queste nuove droghe (smart drug) molto pericolose e ancora considerate legali in numerosi Paesi, sono accessibili su internet”, spiega l’Onudc.

(Fonte Afp)

Bla

© riproduzione riservata