Ospedale di Circolo, 800 interventi in due anni con il robot chirurgico. La soddisfazione di Cosentino: “I fatti ci danno ragione”

Il Vice Presidente del Consiglio regionale e capogruppo di Lombardia Ideale commenta i numeri diffusi da ASST Sette Laghi: "Nella scorsa legislatura abbiamo ottenuto un finanziamento di circa un milione e mezzo di euro. Oggi un valore aggiunto per medici e pazienti del territorio"

VARESE – “Nella scorsa legislatura ho puntato con forza sull’importanza di investire nell’innovazione per la sanità del Varesotto, e in particolare sull’acquisto del robot chirurgico per l’Ospedale di Circolo; grazie al lavoro svolto con l’assessorato al Welfare e la direzione di Asst Sette Laghi, abbiamo ottenuto un finanziamento di circa un milione e mezzo di euro. Una scelta in cui ho creduto fin dal primo momento, consapevole del valore aggiunto che questa tecnologia avrebbe portato ai professionisti e,

soprattutto, ai pazienti”.
Lo dichiara Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia e capogruppo di Lombardia Ideale, commentando i numeri diffusi da ASST Sette Laghi: quasi 800 interventi chirurgici robotici eseguiti in poco più di due anni, di cui 315 nel 2023 e 323 nel 2024. Un risultato che coinvolge numerose specialità – dall’Urologia, che risulta la più attiva, fino alla Chirurgia oncologica, ai Trapianti, alla Bariatrica e perfino alle chirurgie pediatriche.

“Il robot – prosegue Cosentino – consente operazioni estremamente precise e meno invasive, permettendo a tanti cittadini di essere curati nella propria città, senza la necessità di spostarsi in altre province. È un esempio concreto di cosa significhi avere una visione chiara, porsi obiettivi ambiziosi e agire con interventi mirati per migliorare la qualità della vita delle persone e rendere i nostri ospedali sempre più moderni e attrattivi”.

I dati di Asst Sette Laghi sulla chirurgia robotica

Quasi 800 interventi chirurgici col robot in poco più di due anni all’Ospedale di Circolo.
Il robot chirurgico multidisciplinare è entrato in funzione nell’ottobre del 2022 nel Blocco operatorio dell’Ospedale di Circolo.


Da allora, è stato utilizzato per quasi 800 interventi, di cui 315 nel 2023 e 323 nel 2024.
L’Urologia, diretta dal Prof. Federico Dehò, è la struttura che lo utilizza maggiormente, proprio per la tipologia degli interventi che le sono propri, ma ad avvantaggiarsi di questa tecnologia sono anche la Chirurgia generale oncologica e mininvasiva, la Chirurgia dei Trapianti, la Chirurgia bariatrica, ma anche specialità chirurgiche pediatriche come la Chirurgia pediatrica e l’Urologia pediatrica.
Il robot chirurgico rappresenta un passo avanti decisivo, sul fronte dell’innovazione tecnologica, con il duplice di scopo di elevare la qualità delle procedure chirurgiche al massimo consentito dalla tecnologia, nell’interesse prioritario dei pazienti, e al contempo di offrire ai professionisti in servizio nelle sale operatorie di ASST Sette laghi le condizioni migliori per esprimere le proprie capacità e per svilupparne di nuove.


Il robot chirurgico è frutto di un investimento di circa 2 milioni di euro, autorizzato da Regione Lombardia, considerata anche la stretta collaborazione che intercorre con l’Università degli Studi dell’Insubria, fondamentale soprattutto per la formazione degli specialisti secondo le più moderne linee guida e di ricerca.


Nel dettaglio, la chirurgia robotica è un’evoluzione tecnologica della chirurgia laparoscopica: il sistema è principalmente costituito da una consolle che integra un sistema di visione stereo 3D e i due manipolatori ad uso del chirurgo e un carrello chirurgico provvisto del braccio porta-ottica e di tre bracci porta-strumenti fissati su una colonna che eseguono i comandi del chirurgo. Il sistema consente di muovere gli strumenti utilizzando gli accessi praticati chirurgicamente (1-2 cm) senza appoggiarsi sul paziente e minimizzando quindi i danni sui tessuti. La dotazione comprende una gamma completa di strumenti progettati per consentire sette gradi di movimento che simulano, ampliandoli, quelli del polso e della mano.