Padel a Lissago: la maggioranza (dopo mesi) si accorge delle proteste, la palla passa al Consiglio Comunale

Idee confuse in Commissione Urbanistica sul progetto (fortemente osteggiato dai residenti) di Oasi Club dei nuovi campi di padel a Lissago. La maggioranza, dopo aver caldeggiato l'opera, sembra sul punto di cedere alle proteste.

Il progetto di ampliamento dell’Oasi Club di Lissago, che comprende la realizzazione di nuovi campi da padel, è ancora in bilico. Ieri sera, la commissione Urbanistica del Comune di Varese ha ascoltato le parti in causa: la proprietà del club e il comitato dei residenti.

L’obiettivo era di chiarire alcuni aspetti in vista del prossimo Consiglio Comunale, dove si deciderà se approvare o meno il progetto. La principale preoccupazione della commissione Urbanistica riguarda l’impatto architettonico dell’opera, che secondo alcuni membri è troppo invasivo.

L’architetto Anna Manuela Brusa Pasquè ha però precisato che il progetto attuale è solo un’indicazione di massima. Il vero aspetto architettonico della struttura verrà definito solo con il permesso di costruire.

Per quanto riguarda la copertura dei campi da padel, sono state proposte tre soluzioni: una in legno lamellare, una classica in metallo e teli di plastica e una terza, preferita dalla proprietà, che prevede un percorso sopraelevato con piccole bacchette di protezione.

Il presidente della commissione Urbanistica, Domenico Marasciulo (PD), ha sottolineato che l’aspetto architettonico non è vincolante e che il progetto potrebbe essere modificato. La proprietà, però, non è disposta a rifare tutto da capo, perdendo altro tempo.

La palla passa ora al Consiglio Comunale, che dovrà decidere se approvare il progetto in questa forma o se richiedere modifiche. Il nodo centrale rimane la volumetria della struttura, che alcuni membri della commissione ritengono eccessiva.

L’esito del Consiglio Comunale sarà fondamentale per il futuro del padel a Lissago. Se il progetto verrà approvato, i nuovi campi da padel potranno essere realizzati. In caso contrario, l’Oasi Club dovrà rivedere i suoi piani.