Partito dalla Liuc di Castellanza il tour della Regione tra le eccellenze universitarie lombarde

Il governatore Fontana e l'assessore Fermi oggi all'ateneo economico del Varesotto, prima tappa di un viaggio che toccherà 15 realtà accademiche del territorio. I dati: arriva da fuori il 33% degli studenti, l'8% dall’estero (VIDEO)

CASTELLANZA – Sono i numeri a far comprendere come il sistema dell’università in Lombardia sia qualificato e attrattivo. Il 33% degli studenti giunge da altre regioni e l’8% dall’estero.

È partito dalla Liuc di Castellanza il tour ‘Un viaggio fra le eccellenze. Università e Regione Lombardia si incontrano’ che porterà l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, a visitare 15 università lombarde. Alla prima tappa ha partecipato anche il presidente.

In Lombardia sistema università è di altissimo livello

“Inizia da un ateneo importante – ha detto il governatore – questo viaggio che ci porterà a toccare con mano un comparto, quello universitario, che in Lombardia è di altissimo livello. Si tratta di un fiore all’occhiello di cui siamo particolarmente orgogliosi perché è un mezzo attraverso il quale possiamo guardare al futuro con ottimismo. Perché il futuro è fondato su conoscenza, istruzione e su tutto ciò che ci consente di stare al passo con una evoluzione della nostra società sempre più rapida. E noi continueremo a sostenere le nostre università”.

“Conoscenza, innovazione e ricerca – ha aggiunto – sono gli ambiti che costituiscono il cuore pulsante della nostra Regione e che ci fanno essere ottimisti anche sul futuro della nostra Lombardia. Cosa che è testimoniata anche dai fatti, dai numeri ed è dimostrato dall’attrattività nei confronti dell’Europa. Continuiamo a ricevere richieste di investimenti nella nostra regione perché siamo una regione che sta in linea con i tempi”.

Università,  per gli studenti è anche centro di ricerca

“Regione Lombardia – ha sottolineato il presidente Fontana – deve dire grazie a tutti gli atenei, non a uno solo perché è il ‘nostro’ è un sistema di cui dobbiamo essere orgogliosi. Con queste premesse, possiamo affrontare il futuro con ottimismo. Il sistema dei centri di ricerca direttamente connesso con le università sta producendo risultati eccezionali. Abbiamo istituito un nuovo centro di trasferimento tecnologico, per ora limitato ai quattro Irccs, ma è una Fondazione aperta a cui possono partecipare tutte le istituzioni pubbliche e private”.

“Io credo che anche voi – ha detto il presidente Fontana rivolgendosi agi studenti – possiate guardare a questa istituzione con attenzione perché questo trasferimento poi riesce a rendere effettivi tanti studi, tante ricerche, soprattutto per le piccole imprese che, autonomamente, non sono in grado di portare avanti la ricerca per l’innovazione”.

Gli studenti sono il futuro

“Voglio quindi lanciare – ha detto il governatore – un appello agli studenti perché loro sono il futuro. Con l’istruzione, l’acquisizione di conoscenze e la voglia di fare vi siano le condizioni per guardare con ottimismo e positività al futuro e che i nostri ragazzi, che sono sicuramente bravissimi, sono più bravi di noi anche perché la complessità del mondo che devono affrontare è forse maggiore di quella che abbiamo affrontato noi, potranno dare una risposta a tutte queste preoccupazioni”.

“Sono orgoglioso di essere qui con voi – ha concluso Fontana – e lo sono ancor di più da varesino. Questa università ha dato ottimi risultati e riesce essere da esempio in rapporto all’occupazione. Oggi è normale che gli studenti abbiano il posto di lavoro prima di completare i corsi, perché sono ricercati e richiesti”.

Assessore Fermi: sul territorio per ascoltare studenti università

“L’obiettivo di queste visite – ha affermato l’assessore Alessandro Fermi – è ringraziare il sistema e gli atenei.  Ogni singola tappa porterà alla luce le peculiarità di ogni singola realtà. Siamo partiti dal Liuc, che ha un forte radicamento territoriale, e che avrà certamente esigenze e prospettive diverse da altri”.

“Ci sono temi trasversali – ha continuato – che riguardano tutto il sistema universitario, perciò occorre ascoltare il corpo docente, ma soprattutto gli studenti. Aspettative e richieste, il tema del diritto allo studio e della residenzialità è fondamentale. Un contatto diretto ci aiuterà ad avere una fotografia molto chiara, anche sul tema della ricerca. Dovremo capire quali possono essere le iniziative per migliorarla, per migliorare il sistema dei laboratori, dove allocare le risorse”.

“Vi sono poi nuove iniziative – ha rimarcato l’assessore – e sui fondi Fesr abbiamo la possibilità di creare canali di investimento per migliorare la parte dei laboratori. Perciò vogliamo capire quali iniziative avviare e capire rispetto alle risorse quali attività finanziare. Abbiamo l’ambizione di diventare ancora più attrattivi e superare le già ottime percentuali di oggi che ci dicono che il 33% degli studenti vengono da fuori regione e l’8% dall’estero”.