Patrimonio artistico, le Giornate Fai di primavera: il 25 e 26 marzo aperti 750 luoghi in tutta Italia

Gli appuntamenti per la scoperta di tanti gioielli solitamente inaccessibili o poco conosciuti. Intanto il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano annuncia: "Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con le risorse del Pnrr e con altri stanziamenti"

MILANO – “In questi 31 anni di esistenza le Giornate del Fai hanno scritto una sorta di enciclopedia spontanea dei beni culturali italiani che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano”. Lo dice il presidente del Fai Marco Magnifico alla presentazione delle giornate Fai di primavera che si terranno il 25 e 26 marzo che apriranno al pubblico oltre 750 luoghi (la maggior parte solitamente inaccessibili o poco conosciuti) in 400 città di 20 regioni grazie al lavoro indefesso di 7.500 volontari e 15.000 apprendisti ciceroni. Magnifico ha poi ricordato i grandi numeri del Fai dalla prima edizione del 1993 al 2022: quasi 12 milioni di visitatori su 14.790 luoghi aperti in 6.400 città grazie al lavoro di oltre 150.000 volontari e 344.560 apprendisti ciceroni.

Il record di presenze c’è stato nel 2019, con 770.000 presenze. Tra le tantissime le aperture davvero eccezionali spicca a Roma Villa Bonaparte: attraverso il suo giardino nel 1870 le truppe del Regno d’Italia aprirono la “Breccia di Porta Pia”. A Milano Palazzo Marino, capolavoro dell’architetto manierista Galeazzo Alessi, e anche la storica sede Rai di corso Sempione, realizzata nel 1939, dove si visiteranno spazi operativi e studi di registrazione. A Napoli, in piazza del Plebiscito, aprirà Palazzo Salerno, sede del Comando Forze operative del Sud, costruito nel 1775. Su www.giornatefai.it l’elenco completo.

Il ministro Sangiuliano: “Iniziativa che unisce l’Italia”

“Il Fai non è solo un’associazione ma una vera e propria istituzione della Nazione”. A rendere omaggio al Fondo per l’Ambiente italiano è il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervenendo al Collegio Romano, sede del Mic, alla presentazione della Giornate Fai di primavera, che si svolgeranno il 25 e 26 marzo in 750 luoghi di oltre 400 città. “I monumenti sono parte integrante del nostro paesaggio e della nostra identità nazionale,

che abbiamo il dovere di coltivare – sottolinea Sangiuliano – In ogni luogo ci sono storie di uomini e donne che li hanno creati e vissuti, legandoli alla storia di ciascuno: l’esatto contrario della tendenza contemporanea a sostituire l’essere umano con un codice a barre… Avere il senso della storia dei luoghi permette di costruire una memoria individuale che è anche collettiva e dunque memoria nazionale”. Il ministro della Cultura osserva che “le Giornate Fai sono un’iniziativa che unisce l’Italia con un percorso di conoscenza e di presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo, ma per amarlo bisogna prima conoscerlo – spiega Sangiuliano – Grazie all’opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili e chiusi al pubblico vengono aperti e visitati, cogliendo una preziosa opportunità. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con le risorse del Pnrr e con altri stanziamenti, sbloccando risorse finora ferme o inutilizzate”.