«Per la Formula 1 servono troppi soldi. Ma sarò qualcuno»

Il nostro Francesco Inguscio intervista Alessio Rovera, pilota varesino vincitore del premio nazionale di ItaliaRacing

È il varesino il miglior pilota italiano del 2015 secondo la redazione di ItaliaRacing.net. Un riconoscimento prestigioso per il 20enne Rovera che, al suo terzo anno nelle monoposto, è riuscito a classificarsi sesto nel campionato EuroFormulaOpen.

Devo essere sincero?

Non mi aspettavo di vincere il premio.

Nelle gare a cui ho partecipato sono andato bene, è vero. Ma, avendo saltato due appuntamenti per problemi di budget, ho chiuso il campionato al sesto posto. E non pensavo che con quel piazzamento potessi arrivare primo al concorso.

Invece il premio è arrivato, e sono molto contento.

A tutte le persone che mi hanno permesso di partecipare al campionato. A cominciare dalla mia famiglia e dagli sponsor.

Vero: ho corso con un budget molto limitato rispetto agli altri. Eppure sono riuscito comunque a farmi valere. Ho vinto la prima gara, a Jerez, in Spagna. E poi sono arrivati altri podi in Francia e Gran Bretagna.

Il budget risicato non permetteva di fare i test e quindi di sviluppare la macchina. E per lo stesso motivo ho dovuto saltare due gare.

In effetti qualche chiamata è già arrivata, sembra che si stia muovendo qualcosa. Speriamo.

Prima dell’inizio del campionato EuroFormulaOpen ho partecipato alle Winter Series a Le Castellet, una gara test pre-stagionale. Lì mi sono divertito parecchio, anche perché ho vinto.

Molto probabilmente passerò alle ruote coperte. Quindi correrò nella Porsche, oppure in un campionato europeo della Renault che si chiama RS 01. Prima di Natale deciderò.

In questo momento penso solo a diventare pilota professionista. Il sogno della Formula 1 è quasi archiviato: servono troppe risorse economiche. E io in questo momento non le ho.

È già più fattibile. Passerò alle ruote coperte anche perché offrono più opportunità sotto quel punto di vista. Ad esempio, chi vince il campionato della Renault può partecipare in Giappone a una selezione della Nissan, superando la quale si può diventare piloti professionisti. Insomma, chi è meritevole va avanti.

Va avanti chi ha i soldi. Si pensa che i piloti di Formula 1 siano i più forti del mondo, ma non è così: spesso sono solo quelli che hanno più risorse economiche a disposizione.

I prossimi test li facciamo a febbraio, ora fa troppo freddo. Per il momento siamo impegnati a trovare nuovi sponsor.

Tanto, soprattutto nel metodo di lavoro. Ora interagisco di più con gli ingegneri per cercare di guadagnare anche quei pochi centesimi che ti permettono di progredire. E sono migliorato parecchio anche nella guida.

Sempre Lewis Hamilton. Ultimamente ha cominciato a fare qualche errorino, ma per me resta il migliore.