LUINO Per chiunque abbia multe arretrate in Svizzera ora arriva un nemico in più. A partire dal prossimo 30 dicembre al valico doganale di Zenna – Dirinella sarà attivato un radar di ultima generazione in grado di leggere le targhe delle autovetture e di identificare i conducenti in mora con il pagamento delle multe. Si tratta di un rilevatore a infrarossi che non è escluso possa essere anche spostato e utilizzato in altri valichi a sud delle Alpi.
Di fatto un nuovo alleato nella vicenda delle multe prese dai Varesotti in Canton Ticino e normalmente o contestate in flagranza o difficili da far pagare. Al punto che dal primo dicembre gli automobilisti italiani che commettono infrazioni stradali punite con importi inferiori ai 121 franchi non vengono, di fatto, più perseguiti. A meno che non siano beccati direttamente dagli agenti. Il Centro di cooperazione italo-svizzero di polizia di Chiasso non fornisce più, infatti, alle varie polizie cantonali i dati necessari a identificare i conducenti e a intimare loro le contravvenzioni. La decisione è stata presa dal presidente del consiglio del Centro internazionale, Olivier Pecorini, e dal copresidente Romano Piazzini, comandante della polizia cantonale.
Una buona notizia per chi circola con auto o altri veicoli immatricolati in Italia. A meno che non si passi dal valico di Zenna, dove grazie al lettore ottico della targa la contestazione potrà essere fatta in diretta dalle guardie di confine. Altrimenti, almeno per ora, non verranno di fatto più riscosse le multe di posteggio e quelle per superamenti di velocità inferiori ai 10 chilometri all’ora sulle strade comunali e cantonali e inferiori ai 15 in autostrada. Non verranno più riscosse neppure le multe per inosservanza dei segnali di divieto, che l’ordinanza federale fissa in cento franchi. «Questo perché se le richieste di collaborazione in materia di polizia giudiziaria rappresentano circa il 50 per cento dell’impegno del Centro di cooperazione
di Chiasso – si legge nella circolare inviata alle polizie cantonali – una buona parte di lavoro resta legata alle infrazioni alla legge sulla circolazione stradale. E, avendo il Centro italo-svizzero l’obiettivo di combattere la criminalità internazionale, la direzione ha deciso di concentrare su questo aspetto le risorse disponibili». Nel frattempo, sono stati intavolati dei negoziati per consentire alle varie polizie cantonali di accedere direttamente ai dati della Motorizzazione italiana. E visto che il numero di multe prese dagli italiani, varesotti e comaschi in testa, e inevase ammonta ad alcune decine di migliaia il lettore di Zenna potrebbe rappresentare una risorsa in più per la polizia e un nuovo “nemico” per gli automobilisti. Anche perché al nuovo radar non si sfugge.
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