Poliziotto accoltellato, l’aggressore aveva 22 identità. Il pm: “E’ estremamente pericoloso”

La procura di Milano ha chiesto al gip che il marocchino irregolare che ha ferito il viceispettore della Polizia Christian Di Martino alla stazione di Lambrate resti in carcere. Salvini va in ospedale a trovare l'agente che è stato operato e ha subito 70 trasfusioni di sangue. E il sindaco Sala attacca il governo: "Sui rimpatri non ha fatto il suo dovere"

MILANO – Hasan Hamis, il 37enne marocchino irregolare che la scorsa notte ha ferito gravemente a coltellate il viceispettore della Polizia Christian Di Martino, è una persona estremamente pericolosa e violenta e che di fronte alle forze dell’ordine scatena ancora di più i suoi istinti aggressivi. Con queste motivazioni la Procura di Milano ha chiesto al gip che l’aggressore resti in carcere, evidenziando tra le esigenze cautelari, e a seguito delle indagini della Polizia, il pericolo di reiterazione del reato.

Hamis è accusato di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata, lesioni nei confronti di altri due agenti intervenuti, porto del coltello (lungo 30 centimetri con lama di 20) e false attestazioni sull’identità, perché, come segnalato dal pm di turno, in occasione dei vari controlli delle forze dell’ordine in questi anni si è presentato con almeno 22 alias diversi.

Il pm ricostruisce anche la sua azione violenta nei confronti dei passanti, contro i quali ha lanciato numerosi sassi presi dalla massicciata ferroviaria al binario 12 della stazione di Lambrate, colpendo anche una donna, ferita per fortuna lievemente, prima dell’intervento del viceispettore e di altri agenti.

Salvini visita in ospedale il poliziotto ferito

Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini – fa sapere l’ufficio stampa della Lega – si è recato in forma privata all’ospedale Niguarda di Milano per portare la propria solidarietà a familiari, amici e colleghi del vice ispettore ferito gravemente nella notte a Milano “per mano di un clandestino”. Salvini ha parlato anche con i medici e con il Capo della Polizia Vittorio Pisani.

Sala se la prende col governo: “Non ha fatto il suo dovere”

“I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati e intendiamoci, il punto è chi fa che cosa. Quindi anche il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato il ferimento di un agente di Polizia avvenuto questa notte in città, sottolineando che “se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini” e in questo caso è “chiaro di chi è la responsabilità”.

“Vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia – ha detto Sala a margine di Orticola, la mostra mercato di fiori -. La persona che ha colpito” l’agente “era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo, firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo”.

“Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiaro di chi è – ha concluso -. Questo non è un caso isolato qui ormai l’idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Quindi ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare. Altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene”.