Porsche, poi Lamborghini, McLaren e Mercedes in Italia, la GdF sequestra 5 auto di lusso

Per la società di noleggio scatta l’accusa di contrabbando, l’operazione è stata svolta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Varese

GALLARATE – Una Porsche Macan, una Porsche 911 Carrera 4s, una Mercedes Classe G63 AMG V8, una Lamborghini Huracan e una McLaren 570S. Le società di autonoleggio che le possedevano non avrebbero presentato nulla alla dogana di competenza. Per questo la Guardia di finanza di Varese ha sequestrato cinque auto di lusso con targa svizzera.

Sarebbero state in uso ad alcune società di autonoleggio operanti nella circoscrizione in cui circolavano, evadendo i diritti di confine, con mezzi il cui valore complessivo avrebbe raggiunto gli 800 mila euro. L’indagine è stata svolta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Gallarate.

I documenti richiesti

Il codice della strada, ricordano i finanzieri, prevede che “se il veicolo immatricolato all’estero è condotto nel territorio italiano da un soggetto avente residenza in Italia che non è intestatario del veicolo (cosiddetto “utilizzatore”), il documento di circolazione estero debba essere accompagnato da un documento sottoscritto con data certa dall’intestatario dal quale risulti a che titolo il conducente utilizza il veicolo e la relativa durata. Tale documento deve essere tenuto a bordo dell’auto”.

Poi, “se la disponibilità del veicolo immatricolato all’estero, da parte di persona giuridica o fisica residente in Italia, supera i 30 giorni nell’anno solare, anche non continuativi, il titolo e la durata della disponibilità del mezzo devono essere registrati da parte dell’utilizzatore nell’elenco Reve ossia il Registro veicoli esteri istituito presso il Pra (Pubblico registro automobilistico)”.

La “richiesta di temporanea esportazione”

Da un punto di vista doganale, ricorda sempre la Guardia di finanzza, “l’autovettura può circolare in esenzione dei diritti di confine (dazio e Iva) se è stato presentato all’ufficio di frontiera competente la richiesta di temporanea esportazione, della durata di sei mesi al termine del quale il bene deve rientrare nel territorio straniero. Il regime di ammissione temporanea viene, dunque, autorizzato mediante presentazione alla dogana, di arrivo della merce, della dichiarazione doganale di temporanea importazione oppure di un Carnet Ata”.

“L’autorizzazione è subordinata alla possibilità di identificare la merce in temporanea importazione attraverso marchi, numeri di serie, matricole, fotografie e deve essere prestata garanzia per i diritti doganali relativi alla merce in temporanea ammissione”.

In questo caso però sarebbe emerso che per le auto nulla sarebbe stato presentato alla dogana di competenza da parte delle società di autonoleggio che le possedevano, permettendo dunque la circolazione dei veicoli in totale evasione dei diritti di confine, quantificati in complessivi oltre 250mila euro. Le auto sono state così sequestrate: l’accusa è di contrabbando aggravato.