Precipita dalla parete di roccia Muore sotto gli occhi del marito

A luglio si era sposata. Nemmeno un paio di mesi dopo, l’incidente fatale sotto gli occhi del marito, il compagno di una vita. Con lui, l’ultima vacanza insieme, nel Bellunese, dove è avvenuta la tragedia.
Diana Rossetti, 42 anni – cresciuta a Capiago, viveva a Villa Guardia nel Comasco e lavorava all’Iper di Grandate, all’interno di un ristorante del centro commerciale – ha trovato la morte su una palestra di roccia vicino a Longarone. E’

precipitata da quindici metri d’altezza.
Forse è stata tradita dal nodo di sicurezza, forse non allacciato a dovere, forse sfilatosi all’improvviso dal moschettone. Altre spiegazioni, in base a quanto è stato possibile ricostruire, al momento non se ne trovano. La donna è morta nelle ore successive alla caduta di mercoledì pomeriggio. Lascia un ragazzo di 21 anni.
Una disgrazia, quella avvenuta in vacanza a Podenzoi, frazione di Castellavazzo. La Rossetti, appassionata di arrampicate, stava salendo sul muro con il marito, Stefano Butti, operaio di Villa Guardia. Uno sport praticato spesso con gli amici, comune a entrambi nel loro tempo libero.
Da una prima ricostruzione, diffusa dal soccorso alpino veneto, sembra che la donna si sia fermata per un attimo. Non appena si è allontanata dalla parete mollando gli appigli, è caduta a terra, mentre la corda è rimasta sospesa. Imbarellata, l’infortunata è stata recuperata con un verricello, per essere trasportata a Belluno con politraumi, che nelle ore successive si sarebbero dimostrati letali.

l.barocco

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