Pro, così è davvero finita. Arriva il -7. Ma c’è l’appello

Dopo la sentenza di primo grado i tigrotti sprofondano a quota 1. E il mercato si chiude con una beffa: la salvezza è un miraggio

Sette punti di penalizzazione per la Pro Patria che chiude il mercato senza botti dell’ultima ora. E qualche minuto prima del gong arriva l’ultima beffa: Max Pesenti – da tempo corteggiato dalla società biancoblù – passa dalla Reggiana all’AlbinoLeffe. Sabato prossimo i tigrotti se lo ritroveranno di fronte come avversario.

La sentenza di primo grado del processo sportivo Dirty Soccer è arrivata nel primo pomeriggio di ieri. Non certo come un fulmine a ciel sereno, visto che la Camera di consiglio è durata la bellezza di 19 giorni. “Aurora Pro Patria: 7 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella stagione sportiva 2015-2016” recita il verdetto emesso dalla sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale presieduto da Sergio Artico. Tanti? Pochi? Troppi? Questione di opinioni. Poi ci sono i fatti. I quali dicono che, dopo tre giornate del girone di ritorno, la Pro Patria ha un solo punto in classifica. Tredici in meno rispetto all’AlbinoLeffe, penultimo. AlbinoLeffe che alle 17.30 di sabato prossimo scenderà in campo allo “Speroni” in uno scontro diretto che più diretto non si può. E che la Pro Patria dovrà provare in ogni modo a vincere per tenere viva la flebile speranza di evitare la retrocessione diretta.

La notizia dei 7 punti di penalizzazione piomba allo “Speroni” proprio mentre sta iniziando il primo allenamento settimanale dei ragazzi di mister Alessio Pala. «Aspettiamo di leggere le motivazioni, ma non sono soddisfatto per il -7, visto che noi con quella storia non c’entriamo niente – taglia corto il presidente Emiliano Nitti – Ora è presto per fare ulteriori commenti, magari organizzeremo una conferenza stampa». Avvistiamo Patrizia Testa, a.d. biancoblù. È indaffaratissima, il telefono è

bollente, corre di qua e di là per sistemare le mille questioni su cui sta lavorando, compreso il mercato, che chiuderà di lì a poche ore (ne parliamo tra pochissimo). Le rubiamo comunque due minuti: «Sette punti? Era quello che speravo – ammette – La richiesta di 20 punti era davvero eccessiva, e auspicavo si rendessero conto che la Pro Patria ha già pagato tanto. Ora leggeremo le motivazioni e poi ricorreremo in appello: la palla passa completamente all’avvocato Di Cintio». Quanto ci vorrà per la sentenza di secondo grado? «Credo meno di un mese…» prevede la Testa. E dopo l’appello, eventualmente, potrebbe essere valutato il ricorso al Tar. Ma la speranza è che in secondo grado la penalizzazione venga ridotta a 3-4 punti. Riaprendo così possibili, per quanto molto complicati, scenari di salvezza. Torniamo alla sentenza di ieri. Sono stati emessi i verdetti anche per gli ex giocatori biancoblù implicati nell’inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla Procura di Catanzaro: Adolfo Gerolino e Andrea Ulizio hanno preso entrambi 4 anni e 6 mesi di squalifica (più, rispettivamente, 40 mila e 50 mila euro di ammenda); al portiere Vincenzo Melillo è stato inflitto uno stop di 3 anni e 6 mesi, oltre a 50 mila euro di ammenda. E Mauro Ulizio, quello che la Procura di Catanzaro ha definito il “socio occulto” della Pro Patria? Per lui la sentenza parla di «inibizione a svolgere qualsiasi attività nell’ambito della Figc per 5 anni», più 100 mila euro di ammenda. Punizione pesantissima, dunque, per l’ex dirigente del Monza. Il Tribunale federale ha invece prosciolto l’ex allenatore dei tigrotti Marco Tosi, e stralciato la posizione dell’altro presunto “socio occulto” Massimiliano Carluccio.

Quello che interessa i tifosi bustocchi, però, sono quei 7 punti di penalizzazione che fanno ulteriormente sprofondare i tigrotti in classifica. Al netto di eventuali (possibili) riduzioni della penalizzazione, la corsa salvezza appare sempre più una scalata impervia, ai limiti dell’impossibile e del miracoloso. Soprattutto per una Pro Patria che continua a evidenziare lacune strutturali, come la mancanza di un uomo d’area capace di rendere prolifico l’attacco più asfittico della Lega Pro. Non è arrivato neanche nell’ultimo giorno del mercato invernale, che si è chiuso alle 23 di ieri. Con la beffa finale di Pesenti all’AlbinoLeffe (per l’attaccante 28enne si tratta di un ritorno nella formazione seriana). Fino all’ultimo minuto la società biancoblù ha provato a rafforzare la rosa, senza però riuscirci. Nella giornata di ieri è stato effettuato anche un tentativo per portare a Busto un giovane centrocampista offensivo portoghese, ma la trattativa è stata frenata da una serie di ostacoli burocratici.