Quando l’arte ricorda: giovani contro la mafia con penna, pennello e memoria

Si chiude con 44 opere e 23 classi partecipanti il concorso “RicordaTela” promosso da La Tela di Rescaldina. Premi e storie forti in scena venerdì 23 maggio alle 21.

RESCALDINA – Parole, immagini e memoria si sono intrecciate con potenza nel concorso “RicordaTela – Storie di mafia e ingiustizia”, che ha visto protagonisti gli studenti delle scuole secondarie del Legnanese. La premiazione si terrà venerdì 23 maggio alle ore 21 a La Tela di Rescaldina, l’osteria sociale nata in un bene confiscato alla ’ndrangheta, oggi simbolo concreto di legalità e rinascita.

Il concorso, promosso da La Tela in collaborazione con Libera Legnano, il Patto dei Sindaci dell’Altomilanese e il Comune di Rescaldina, ha proposto alle classi di indagare e raccontare le storie vere di giovani vittime innocenti di mafia, minori di 19 anni, attraverso racconti brevi, opere grafiche e fumetti.

Il risultato è stato sorprendente: 23 classi di 10 scuole diverse hanno realizzato 44 opere, dando voce a vite spezzate troppo presto, ma capaci – attraverso l’impegno degli studenti – di lasciare un segno profondo.

«Siamo stati piacevolmente colpiti dalla qualità dei lavori – ha dichiarato Loredana Pigozzi, assessore all’Istruzione di Rescaldina –. I ragazzi hanno dimostrato sensibilità, rigore nella ricerca e una straordinaria capacità narrativa».

La giuria ha dovuto confrontarsi con racconti toccanti e interpretazioni visive intense, spesso legate agli stessi episodi ma con approcci espressivi diversi. Alla fine, sono stati selezionati tre vincitori per le scuole medie e tre per le superiori.

I premi:

  • Ai primi classificati andranno una targa, una cena di classe e una piccola biblioteca tematica.
  • Ai secondi, una merenda con i prodotti di Libera Terra.
  • Tutti i vincitori riceveranno gadget di Libera.

Le opere verranno inoltre raccolte in un volume curato da La Tela, per dare continuità al progetto e mantenere viva la memoria delle giovani vittime attraverso le parole e i disegni di chi oggi rappresenta il futuro.

Un’iniziativa che non è solo concorso, ma atto civile, educazione alla legalità e arte che resiste. Un seme piantato tra i banchi di scuola che, con ogni storia raccontata, rafforza l’impegno di una generazione che non vuole dimenticare.