Ratti racconta i nuovi Cesaroni «Li vedrete nell’antica Roma»

VARESE Comico, arguto ed eclettico, l’attore Giancarlo Ratti, varesino di adozione, ci rivela anticipazioni sul “Ruggito del coniglio”, da ieri di nuovo su RadioUno, e “I Cesaroni”, di cui, nei panni del veneto Barilon, sta girando la quinta serie. 
Il “Ruggito del coniglio” è tornato: quali le principali novità?
La trasmissione compie diciassette anni, fa un po’ paura dirlo: ormai è un programma di culto per gli ascoltatori. Per scaramanzia abbiamo deciso di chiamarla “edizione 16 bis”.


La squadra non cambia Presta, Bose, Max Paiella, Attilio Di Giovanni e io ma ci saranno dei personaggi nuovi, che però non abbiamo ancora definito. Io ho l’idea di un infermiere un po’ matto che ogni tanto si collega con “Il Ruggito del coniglio” e fa un resoconto mattutino di chi è stato ricoverato durante la notte. Pensavo di chiamarlo Vinicio CapoSala, ma so che il nome non è piaciuto.
A che punto è la quinta stagione dei Cesaroni?
Ci stiamo lavorando da luglio, ma l’appuntamento in tivù è rinviato al prossimo anno. Le storie di questa edizione sono molto divertenti. Credo che ci siano più incisive dei “Cesaroni 4”.
C’è un nuovo regista, Francesco Vicario e c’è il ritorno di Elena Sofia Ricci, nei panni di Lucia. Ma c’è anche l’addio di Alessandra Mastronardi, Eva, e di Ludovico Fremont, Valter: sono giovani e hanno scelto altre cose. Il clima durante la lavorazione è festoso, si ha voglia di ridere e ci si diverte.
Max Giusti, poi, improvvisa molto e credo che tutto questo sarà trasmesso ai telespettatori.
Qualche anticipazione sulle storie?
Saranno venti episodi più uno simpatico, ambientato nell’antica Roma. Una specie di prequel che racconta i Cesaroni ai tempi di Cesare. L’ambientazione è bellissima e siamo tutti in costume.
Giulio è un gladiatore, Cesare fa l’oste, e io, Barilon, per l’occasione Barilonix, il venditore di schiavi. Con tanto di riccioli e orecchini tento a tutti i costi di vendere lo schiavo Ezio, notoriamente scansafatiche, dicendo che è uno che si spacca la schiena.
Non riesco a convincere nessuno e alla fine lo cedo con tanto di frusta in omaggio.
Elena Botter

s.bartolini

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