LUINO La strada statale 394 del Verbano Orientale non sarà bloccata dai lavori il prossimo autunno. Lo hanno garantito, venerdì sera a Palazzo Verbania ai frontalieri riuniti nell’assemblea del Coordinamento del Luinese, il vicesindaco di Luino, Vincenzo Liardo, e il primo cittadino di Maccagno, Fabio Passera. «Fin dal momento in cui Regione e Anas ci hanno comunicato il ventilato blocco di 14 settimane, tra Colmegna di Luino e Maccagno – ha ricordato Passera – noi sindaci ci
siamo mossi immediatamente per far sentire la nostra voce e le nostre preoccupazioni. Perché io sono il primo a sostenere la necessità di allargare e rendere più percorribile e sicura la strada statale 394 ma non ad ogni costo. E, insieme agli altri amministratori, abbiamo reputato fin da subito che quel blocco di tre mesi fosse un prezzo troppo alto da pagare. In termini di viabilità, sicurezza per le emergenze e qualità della vita dei nostri cittadini».
Già perché il prezzo sarebbe stato decisamente alto. Non tanto in termini di costi, scesi addirittura a 6,5 milioni di euro in corso di definizione del progetto esecutivo, dai 10,8 stimati in precedenza, quanto piuttosto in ricadute della cantierizzazione. Con uno dei cinque interventi previsti per completare il progetto, quello dell’allargamento del tratto di arteria tra la frazione luinese di Colmegna e Maccagno, che obbligava alla chiusura forzata della strada per qualcosa come 14 settimane. «Per questo – gli ha fatto eco Vincenzo Liardo – abbiamo insistito fin da subito con la Regione e l’assessore Raffaele Cattaneo affinché il problema fosse affrontato e abbiamo avuto precise garanzie che il blocco sarà scongiurato».
Entro trenta giorni, infatti, dovrebbe essere convocato un nuovo tavolo tecnico di confronto tra i sindaci del territorio, Regione e Anas che hanno in carico il progetto. Lì dovrebbe essere presentato il tipo di intervento alternativo messo in campo per evitare il blocco del traffico di 14 settimane inizialmente annunciato per ottobre di quest’anno. Un intervento alternativo che gli abitanti dei paesi dell’alto Verbano e i frontalieri che ogni giorno si recano in Svizzera per lavoro aspettano con ansia. «Non conosciamo ancora i dettagli delle modifiche all’intervento –
hanno evidenziato Liardo e Passera – anche perché proprio in questi giorni si stanno definendo le procedure di gara relative all’appalto dei lavori. E le misure correttive potranno essere valutate con l’impresa che eseguirà i lavori ad avvenuta aggiudicazione dell’appalto. In ogni caso la Regione ha dato la sua parole e per non abbiamo motivo di dubitare». Così in attesa che l’intervento complessivo prenda il via a marzo, con il mese di ottobre programmato per l’intervento più delicato e da rivedere, i frontalieri possono tirare un sospiro di sollievo.
b.melazzini
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