Roma, 5 giu. (Apcom) – Il nuovo caso di stupro alla periferia di Roma si aggiunge alla lunga lista di abusi che si sono consumati nella capitale nell’ultimo anno e mezzo. Solo qualche giorno fa, il primo giugno, un uomo ha tentato di abusare di una disabile di 26 anni. In quel caso, per fortuna, una collega ha visto la scena e ha lanciato l’allarme, mettendo in fuga l’aggressore. Tornano le polemiche politiche, con l’opposizione che accusa l’amministrazione e il Governo di non fare abbastanza, e il Campidoglio che rispedisce le accuse al mittente, sostenendo che
si è fatto molto e che i reati sono in calo. “I gravi fatti di violenza che hanno segnato la giornata di ieri – ha detto oggi il sindaco di Roma Gianni Alemanno – devono trovare una forte risposta da parte delle Istituzioni e degli organi inquirenti. L`unica risposta adeguata è quella di aumentare i controlli del territorio”, così come previsto dal Patto per Roma Sicura, firmato da Comune, Provincia, Regione e Prefettura, “le cui misure potranno essere rafforzate con l`approvazione del nuovo pacchetto sicurezza presentato dal Governo e in dirittura d`arrivo in Parlamento”.
Però, dal 30 ottobre 2007, quando Giovanna Reggiani fu aggredita in una stazione della metropolitana di Tor Di Quinto, molti sono stati gli episodi che hanno impressionato i romani.
Nell’aprile 2008 una straniera di 31 anni fu aggredita alla stazione ‘La Storta’. La giovane, accoltellata all’addome, fu trascinata nei campi e violentata appena scesa dall’autobus. A luglio una studentessa di 22 anni fu stuprata in un parto del Pigneto. Ad agosto una coppia di olandesi in viaggio in bicicletta attraverso l’Europa, fu aggredita in un casolare abbandonato a Ponte Galeria. Lei fu violentata e rimase ricoverata in ospedale per diversi giorni. A capodanno una ragazza di 24 anni subì una violenza alla Fiera di Roma, mentre ballava sulla pista di ‘Amore 09’, un evento organizzato dal Comune per festeggiare il nuovo anno. I 21 gennaio 2009 una donna di 41 anni fu stuprata alla fermata del’autobus,
nel quartiere di Primavalle. Il giorno dopo due fidanzati furono aggrediti a Guidonia. Lui venne rinchiuso nel bagagliaio dell’auto con la quale si erano appartati, mentre lei fu violentata a turno da 5 uomini. Poche settimane dopo, il giorno di San Valentino, fu la volta dei due fidanzatini del parco della Caffarella. Lei, 14 anni, venne stuprata. In carcere finirono due romeni che, dopo un mese, grazie al test del dna, si scoprirono essere completamente estranei alla vicenda. Il primo febbraio a Nettuno un indiano, Navtej Singh Sidho, è stato dato alle fiamme da un ‘branco’ di tre giovani, uno dei quali minorenne: l’ hanno cosparso di benzina e gli hanno dato fuoco in stazione.
Ma gli episodi di violenza a Roma non riguardano solo le donne. Molte le aggressioni anche a danno degli immigrati. Il 24 maggio 2008 un gruppo di italiani compì una spedizione punitiva al Pigneto. Incappucciati, colpirono alcuni negozi appartenenti a commercianti bengalesi. A ottobre, invece, un cinese di 36 anni, Tong Hongsheng, fu aggredito da una banda di minorenni alla fermata di un autobus. Erano in sei, lo circondarono e gli ruppero il naso. Ma è soprattutto negli ultimi mesi che si sono moltiplicati i casi, soprattutto nel quartiere di Tor Bella Monaca. Il giorno di pasquetta un senegalese di 30 anni, Samba Sow, è stato aggredito da un ventenne. Insultato con delle frasi razziste, lo hanno colpito al volto con una bottiglia e ha perso la vista a un occhio. Mentre il 23 marzo un pachistano, Mohammed Basharat, è stato trascinato fuori dal suo furgoncino e selvaggiamente picchiato. E’ finito al policlinico Casilino in coma farmacologico. Sua moglie, incinta di due mesi, per lo shock ha perso il bambino. Il 10 marzo due fratelli albanesi, di 33 e 37 anni, sono stati aggrediti da una trentina di persone armate di bastoni, pietre e pistole. Gli aggressori, arrivati a bordo di auto e motorini, li hanno circondati e colpiti ferocemente.
E a Tor Bella Monaca sono persino i vigili urbani a essere aggrediti. Il 15 aprile tre agenti hanno fermato un ragazzo in motorino senza casco. Il giovane è scappato, ha chiesto aiuto e in un attimo i poliziotti si sono ritrovati circondati da un centinaio di persone. Giù tra gli spintoni e le botte, i tre sono stati salvati solo dall’arrivo dai soccorsi, ma uno è finito in ospedale con diversi giorni di prognosi. E non si tratta di un caso isolato, hanno denunciato a più riprese il capo dei vigili dell’VIII municipio, Antonio Di Maggio, e l’Ospol (Organizzazione sindacale delle polizie locali). Nel quartiere i casi sono continui. Auto prese a sassate, parabrezza delle ambulanze distrutti, aree di sosta dei mezzi pubblici devastate.
Ma gli episodi di violenza si moltiplicano anche a due passi dal centro. Il 29 marzo una rissa davanti a un locale in zona Ostiense ha lasciato sull’asfalto un morto e tre feriti. In zona Testaccio, invece, il 4 aprile un 18enne è stato accoltellato all’uscita di una discoteca alle quattro del mattino. Poche ore prima il 118 era intervenuto nella stessa zona per un’altra rissa, portando via un giovane contuso. E il 18 aprile due bande di minorenni di buona famiglia armate di coltelli sono state bloccate in centro dalla squadra mobile mentre si affrontavano. Episodi che hanno portato Alemanno, a chiedere un rafforzamento delle pene per chi porta coltelli senza motivo. E che sono valsi alla città la definizione di ‘città dei coltelli’ da parte del quotidiano britannico Times, che è arrivato invitare i tifosi inglesi in arrivo per la finale di Champions league a fare attenzione. Roma, metteva sull’avviso il giornale gli ultras d’Oltremanica, è una città pericolosa.
Dpn
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