Salvini: “Avere solo auto elettriche è un suicidio economico, sociale e industriale”

Secondo il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili "pensare di fare a meno dei combustibili fossili, del carbone e del gas nel breve periodo è pura illusione". E rilancia sul nucleare, ma Sala replica: "Una centrale a Milano non è nei nostri programmi"

MILANO – “Sarà importante avere anche le auto elettriche, ma avere solo le auto elettriche è un suicidio economico, sociale e industriale”. Lo afferma il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini secondo il quale “bisogna comprendere che quando si dice solo elettrico si fa una scelta che ci pone in condizioni di subalternità rispetto ad altri paesi”. ‘Nessuno mi toglie dalla testa che alcune scelte suicide, che vanno contro una logica ambientale sociale ed economica – ha sottolineato – sono state prese o per arroganza, o per ignoranza o per convenienza”. “L’elettrico – ha concluso- è parte del futuro, come lo sono le rinnovabili, ma pensare di fare a meno dei combustibili fossili, del carbone e del gas nel breve periodo è pura illusione”.

Matteo Salvini

L’Italia “non può fare a meno del nucleare”, ha rilanciato ancora oggi Salvini, ribadendo la proposta di una centrale a Milano in un intervento all’evento Quattroruote Next. “Questa mattina sono operativi nella sola Ue più di 100 reattori, più di 400 in tutto il mondo. Di nuova costruzione negli Stati uniti, in Cina, in Giappone, in Nord Europa, nella verde Finlandia, la Francia che è fianco a noi”, ha detto Salvini. “Quindi dire di no a una forma che la stessa Unione europea ha ricompreso nella tassonomia, cioè nelle fonti energetiche finanziabili perché eco-compatibili, sarebbe un no ideologico” ha continuato. “E’ chiaro che il nucleare, se cominci oggi non ce l’hai domani mattina. Però gli esperti, nella riunione di ieri, parlavano addirittura del 2030, come prima produzione derivante dal nucleare di ultima generazione, che è quello più pulito e sicuro”, ha continuato. “Però siccome in Italia son tutti bravi a dire sì (?) al nucleare, ma nella regione di fianco, siccome Milano è la capitale dell’innovazione, della sostenibilità (?), siccome sono assolutamente convinto che l’Italia non può fare a meno del nucleare come una delle tante fonti energetiche, dico a Milano”. E ripetendo di ritenere il nucleare sicuro, ha insistito: “Perché non a Milano?”.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala non sarebbe favorevole ad avere una centrale nucleare in città come ha proposto il vicepremier. “No e per una serie di motivi – ha commentato Sala-. Non voglio essere ideologicamente contrario. Però si devono trovare delle vie di equilibrio”. Quella di Salvini “non so se è una battuta o lo dice davvero, è chiaro che non è certamente nei nostri programmi – ha concluso il sindaco – Non gli ho parlato, quando ci siamo visti non me ne ha fatto cenno”.