Sciopero alla Macchi Spa: i lavoratori protestano contro la revoca unilaterale degli accordi

Sindacati preoccupati per il disconoscimento del dialogo e dei diritti acquisiti.

VENEGONO INFERIORE – Questa mattina, i lavoratori della storica metalmeccanica Macchi Spa di Venegono Inferiore hanno scioperato per due ore, dalle 10 alle 12, per protestare contro la decisione dell’azienda di annullare unilateralmente due accordi storici. Le intese riguardavano i permessi annui retribuiti (Par) e i recuperi di tempo per i ritardi di ingresso a fine turno.

«L’azienda ha cancellato questi accordi senza alcun preavviso – denuncia Massimo Biancani, rappresentante RSU Fiom Cgil – e lo stesso è accaduto poco dopo con gli accordi sulla flessibilità oraria».

Preoccupazioni per il futuro dei diritti dei lavoratori

La protesta ha evidenziato due aspetti critici: il metodo con cui sono state prese le decisioni, senza consultare i sindacati, e il contenuto delle nuove regole. «Ora i permessi possono essere presi solo in blocchi di quattro ore e con un preavviso di almeno 10 giorni – spiega Biancani – un ritorno al passato che crea disagio e incertezza».

La Macchi Spa, che conta circa 130 dipendenti e registra un fatturato in crescita di 55 milioni di euro, è un’azienda in salute. Tuttavia, l’atteggiamento verso il sindacato desta allarme. «La revoca unilaterale degli accordi e le difficoltà a convocare l’assemblea dei lavoratori sembrano indicare un disegno per ridimensionare il ruolo del sindacato» aggiunge Luciano Ruggiero, RSU Fiom Cgil.

Alessandro Gravante, della Fiom Cgil di Varese, sottolinea: «È grave che l’azienda oscuri dati obbligatori, come quelli sulle pari opportunità, e scelga un atteggiamento di chiusura. Questo potrebbe essere un segnale di ritorno a vecchi stili di gestione che non possiamo accettare».