Scomparsa dell’attore Julian Sands, i resti rinvenuti in California sono suoi

L'attore Julian Sands (immagine internet)

Gli inquirenti californiani hanno confermato che i resti umani nella contea di San Bernardino, in California, sono dell’attore britannico Julian Sands, scomparso durante un’escursione  lo scorso gennaio.

Per la conferma definitiva e la dichiarazione ufficiale di morte, si dovranno attendere gli esiti del test del DNA, ma ornai sembrano non esserci più dubbi che Sands, appassionato scalatore ed escursionista, sia morto durante l’escursione solitaria nell’area Baldy Bowl delle San Gabriel Mountains, a circa 80 km a nord-est di Los Angeles. Di lui si erano perse le tracce il 13 gennaio e le ricerche immediatamente scattate, ma difficili per la conformazione e la vastità della zona, non avevano dato alcun esito. Lo scorso 25 giugno altri escursionisti hanno rinvenuto e subito segnalato i resti in una zona compatibile con quella dove Sands si era recato.

L’attore inglese aveva 65 anni ed era diventato famoso per il ruolo da protagonista in Camera con vista di James Ivory, film che ha conquistato tre premi Oscar. Nel 1985, Dopo il grande successo di Camera con vista e di Gothic di Ken Russell, decise di trasferirsi a Hollywood per continuare la carriera nel cinema statunitense. Prese quindi parte a numerose pellicole, sia ad alto che a basso budget, come Warlock (1989), Il sole anche di notte (1990), Aracnofobia (1990), Il pasto nudo (1991), Boxing Helena (1993) e Via da Las Vegas (1995).

Interpretò il ruolo del Fantasma nella versione del 1998 de Il fantasma dell’Opera e vestì i panni di Laurence Olivier in uno sceneggiato prodotto dalla BBC.  Sands era noto agli appassionati di serie Tv e di “supereroi”, per avere intrepretato il ruolo di Jor-El, il padre biologico di Superman, nella fortunata serie “Smalville”.

Sposato in seconde nozze con la scrittrice Evgenia Citkowitz, con cui aveva due figlie, Sands ha avuto un figlio dalla prima moglie Sarah Harvey. Nel 2020 in un’intervista al Guardian aveva rivelato che negli anni ’90 era stato colto da un violentissima tempesta mentre si trovava sulle Ande con altri tre escursionisti e che in quella scalata aveva rischiato di morire.