Scudo, è pace fatta tra fisco e frontalieri

LUINO Pace è fatta, tra Fisco e frontalieri: «Uscirà a giorni la circolare dell’Agenzia delle Entrate che esclude definitivamente il secondo pilastro dalle attività di monitoraggio dei capitali». Ad annunciarlo in via informale è stato ieri il leghista Fabio Binelli, assessore varesino in corsa per la Regione, durante una conferenza di presentazione dei prossimi incontri. Proprio stasera ne parlerà in modo approfondito in un incontro pubblico insieme a Nicola Molteni, parlamentare comasco che ha fatto pressione sul Governo fin dall’avvio dello scudo fiscale (ore 20.30 alla sala polifunzionale del Comune di Arcisate), mentre lunedì sera si riprenderà il tema con il senatore Fabio Rizzi (alle 21 nella sala del consiglio del comune di Malnate). Binelli non ha dubbi: «Non si può trattare la componente previdenziale peraltro obbligatoria come se fosse un capitale esentasse depositato all’estero, tra l’altro i lavoratori frontalieri hanno già pagato le tasse». Sono state fatte alcune «maldestre operazioni» nell’applicazione dello scudo fiscale, ha ammesso il candidato di Varese, ma non perché la scelta politica fosse sbagliata. «I parlamentari approvano norme di ordine generale, come quella di prendere i soldi dagli evasori – spiega Binelli – il momento politico però va distinto dal  momento applicativo che spetta ai dirigenti del ministero: è facile che un tecnico di Roma, di Parma o di Napoli non conosca il meccanismo del frontalierato nel dettaglio, per questo vanno apportati dei correttivi a posteriori». Ma non basta. L’altro tema piuttosto delicato è quello dell’indennità di disoccupazione che sarà portato sul tavolo

della conferenza Stato-regioni. In seguito ad un accordo tra Italia e Svizzera i lavoratori hanno versato una tassa incamerata dall’Inps, ma la legge che aveva durata decennale è cessata. «Intanto bisogna prolungarla per mantenere l’indennità di disoccupazione che in Svizzera non supera i quattro mesi mentre da noi raggiunge l’anno» spiega Binelli, con un inciso: «Bisogna allo stesso tempo fare in modo che questo fondo non venga fatto sparire, ed è quello che temiamo possa accadere adesso che a Roma stanno davvero raschiando il fondo del barile». Se i sindacati finora si sono opposti con forza alla proposta di utilizzare queste risorse sul territorio per evitare che venissero tacitamente incamerate dallo Stato, Binelli apre le porte e li invita a intervenire: «Speriamo che stasera e lunedì siano presenti per un momento di confronto e non di polemica. E’ interesse di tutti far uscite una proposta costruttiva». Anche Alessandro Alfieri, candidato per il Pd alle Regionali, è intervenuto ieri proprio sul tema del frontalierato chiedendo una «posizione forte» per l’esclusione del monitoraggio sul secondo pilastro. «E’ sconcertante che si volessero tassare anche i soldi guadagnati nel corso degli anni. Ci aspettiamo che l’Agenzia delle Entrate mandi la circolare che ammette la deroga del fondo previdenziale, perché al momento c’è molta preoccupazione». Sul tema del fondo per l’indennità Alfieri però si discosta dalla linea leghista. Per lui quelle risorse devono restare nelle mani dell’Inps e non andare ai territori di frontalierato: «Quei fondi non vanno toccati, si creerebbe un pericoloso precedente».

b.melazzini

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