VARESE (a. mor.) E’ salito sul podio con «due gocce di Chanel N°5». E’ stato Arturo Sorrentino, in arte Sexolina, con la sua Drag Queen in stile Marilyn, a vincere il primo premio di «Miss Drag Queen Zsa Zsa». Ex studente del Cairoli diplomato nel 1991. Appassionato di recitazione, alunno della scuola teatrale di Luisa Oneto. Oggi Arturo è un infermiere quarantenne che fa recitazione a livello amatoriale.
«Ho voluto portare in scena Marilyn Monroe perché è una grande star che vive in chi ama l’arte – spiega – Marilyn è un’icona del trasformismo. Mi entusiasmava la sfida di imitare il suo fascino e la sua eleganza, anche se sono di per sé inimitabili».
La giuria che ha incoronato Sexolina ha premiato il costume, ma soprattutto la presenza scenica. «Io provengo dal teatro-commedia: ho esperienza di musical, teatro e trasformismo. La performance mi appartiene da sempre – continua l’artista – Ma la passione per le Drag Queen è nuovissima, è la prima volta che partecipo a un concorso». Che il segreto della vittoria sia in qualche modo legato agli studi classici? «Il travestimento è una delle forme teatrali più
antiche – risponde Arturo – Nei tempi passati era addirittura imposto da norme sociali e religiose perché le donne non potevano salire sul palco. Oggi quell’aspetto è stato superato, ma si sente forte il desiderio di stupire. Sbaglia chi pensa che le Drag siano dei “trans”. Il travestitismo indica una simbiosi con il personaggio a cui si vuole assomigliare, il trasformismo è invece una forma teatrale frutto di ricerca artistica, trucco e costume».
e.marletta
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