SOMMA LOMBARDO A un anno esatto dalla nuova gestione, la piscina comunale torna a piacere ai sommesi. Lo dicono i numeri con ben 500 abbonati attivi, a cui vanno aggiunti gli ingressi saltuari, soltanto per il nuoto libero. Poi ci sono 360 adulti iscritti ad acquagym o a corsi di nuoto a vari livelli (l’anno scorso erano 90); circa 400 bambini e ragazzi frequentanti la scuola di nuoto e almeno 80 impegnati nell’attività di pre agonistica.
Parte, insomma, alla grande “Benessere in Acqua” la società che ha saputo riconquistare la clientela sommese (il 60 per cento del totale), e quella dei paesi limitrofi ridando lustro alla piscina di via Palestro dopo il fallimento della Swim Planet. Ma ora è l’amministrazione comunale che deve decidere se vuole mantenere aperto l’impianto sportivo. «Servono una serie di interventi», rende noto Maurizio Sartorelli di “Benessere in Acqua”. Dopo i 60 mila euro circa spesi dalla società
di Sartorelli per la manutenzione ordinaria (dalla sistemazione dei bagni e delle docce, a quella delle mura interne), ci sarebbe ora bisogno di ben altro, a cominciare da un ascensore che renda la piscina accessibile a tutti. C’è, invece, la rampa di scale all’ingresso di via Palestro e l’altro, possibile, ingresso dal “campus” scolastico di via Marconi, è chiuso. Eppure la piscina è a due passi dalla scuola media e da quella elementare, con gli alunni-utenti che possono arrivare a piedi in vasca.
Ci sarebbero interventi sul fronte del risparmio e dei minori consumi energetici da affrontare; la vetrata che corre intorno alle vasche andrebbe messa in sicurezza; l’impianto di aerazione migliorato. Per l’attuale gestore è impossibile mettere in conto lavori economicamente importanti a fronte di un appalto che a metà 2015 scadrà. Sartorelli, ancora a giugno dell’anno scorso, ha presentato una proposta per il recupero di 300 metri quadrati (l’unico spazio esterno utilizzabile) per farne una terrazza- palestra da aprire in estate e tenere chiusa in inverno. Ci sarebbe, inoltre, una vasca piccola da ingrandire.
Le idee, insomma, non mancano, ma per affrontare nuove e ingenti spese, al privato serve un appalto che consenta di ammortizzare i costi. Sta alla politica decidere. La SpeS, che ha in gestione la piscina per conto del comune, è a favore della sistemazione della struttura. Lo conferma l’amministratore unico Nando Torreggiani: «E’ in una posizione centrale, vicina alle scuole, sicuramente utile alla cittadinanza». L’ipotetico, nuovo mega impianto in via Novara può attendere.
Alessandra Pedroni
f.artina
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