Spari a Milano, Baby Gang e Simba La Rue verso il processo. Tutte le accuse ai trapper

Chiuse le indagini sulla rissa scoppiata la notte tra il 2 e il 3 luglio nelle vie della movida in cui furono gambizzati due senegalesi. In vista della richiesta di rinvio a giudizio per nove giovani, tra cui gli ormai noti personaggi, arrestati lo scorso ottobre

MILANO – Si va verso il processo per Baby Gang  (Zaccaria Mouhib) e Simba La Rue (Lamine Mohamed Saida), i due trapper tra i protagonisti della sparatoria avvenuta tra il 2 e il 3 luglio scorso in via di Tocqueville, vicino a corso Como, zona della movida milanese, durante la quale due senegalesi sono stati gambizzati.

Il pm di Milano Francesca Crupi, titolare della più ampia inchiesta con al centro le violenze e una faida tra gruppi di rapper, ha chiuso le indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio per nove giovani, tra cui Baby Gang e Simba La Rue, e che sono stati arrestati lo scorso ottobre.

Come si legge dell’avviso di conclusione delle indagini le accuse contestate a vario titolo, e in concorso con due minorenni, sono le stesse contenute nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Guido Salvini ossia rissa, rapina, lesioni e porto abusivo di arma da sparo, una pistola semiautomatica calibro 6.35 con le due prime iniziali della matricola abrasa.

L’unico elemento di novità riguarda quest’ultimo reato di cui in precedenza rispondeva solo Simba La Rue e che ora è stato ipotizzato anche nei confronti di Ndiaga Faye, il presunto autore materiale delle gambizzazioni.