Stai per volare all’estero? A Malpensa puoi ammirare una bellissima mostra d’arte

Da oggi presso il Terminal 1, alle partenze extra Schengen, sarà presente "Dal buio alla luce/From darkness to light", la collettiva firmata da quattro artisti di fama internazionale. Chi sono, cosa realizzano e cosa vogliono comunicare

FERNO – Da oggi i passeggeri in partenza per le destinazioni extra Schengen, mentre si dirigono verso il loro gate di imbarco avranno l’occasione di ammirare l’ultima mostra d’arte all’aeroporto di Milano Malpensa.

Si tratta di una collettiva dal titolo “Dal buio alla luce/From darkness to light”, firmata da artisti del calibro di Foggini, Guzzi, Lo Sasso e Paglia. “Dal buio alla luce/From darkness to light”, mostra di arte contemporanea, inaugurata oggi, presso l’aeroporto di Malpensa Terminal 1 in un contesto differente dagli usuali, dove la componente fondamentale del progetto, promosso dall’Associazione Culturale Amami e curato da Claudia Migliore è quella di dare luce, speranza e bellezza in un momento storico così complicato e difficile.

Gli artisti scelti dal curatore, tutti presenti da anni nel panorama artistico italiano ed internazionale, hanno immediatamente accettato la sfida di esporre i loro lavori consci del fatto che la platea di spettatori da raggiungere è davvero notevole. Le molteplici interpretazioni dei quattro autori accompagnano nella zona di passaggio dell’aeroporto di Malpensa verso i voli internazionali, i passeggeri, attraverso una sorta di corridoio dell’Arte in cui essa gioca un ruolo preponderante, dimostrando ancora una volta come l’Arte possa essere “cura” per l’anima e per gli uomini.

Jacopo Foggini con una installazione fatta ad hoc per Malpensa dal titolo Colibrì con un estruso di metacrilato che ricopre le finestre di Malpensa, gioca con la variazione dei colori in base alla luminosità data dalla luce che entra dalle finestre.

Carlo Guzzi, scultore propone sagome in metallo e legno dal titolo Impronte di umanità. Una poetica ben precisa, le figure rappresentano ciascuno di noi, e metaforicamente questi vuoti dati dal metallo e i pieni dati dal legno richiamano continuamente i passeggeri accompagnandoli in un percorso ideale che devono raggiungere.

Vincenzo Lo Sasso con sculture in palissandro scolpite nella Val d’Ossola anch’esse dalle molteplici sfumature. Un marmo che non è mai respingente, anzi, invita lo spettatore ad essere accarezzato, un marmo avvolgente dalle forme sinuose e ben levigate. I metalli dal titolo Visions invece, tecnica mista metallo e pittura sono degli astratti ma che ben si adattano a giochi di luce, in quanto riflettono i colori e le forme che si intravedono cambiano continuamente.

Davide Paglia con i suoi tondi in plexiglass dal titolo Energia contribuisce anch’egli a irradiare di luce ed energia appunto l’aeroporto. Uno stimolo per i passeggeri che attraversano le aree di imbarco. Ecco che tutti e quattro gli artisti sono legati da un fil rouge, luce, colore, energia.