L’assessore scatena la bufera «In Siria a farsi i selfie»

«Partite per un selfie. Il riscatto? Lo paghino i familiari».

È un post pubblicato dall’assessore al Verde di Varese
sulla propria pagina Facebook a scatenare la polemica. Clerici parla di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo e spacca in due l’opinione pubblica. Tra coloro che biasimano e coloro che sottoscrivono. E , consigliere varesino di Movimento Libero chiede le dimissioni di Clerici: «Dichiarazioni inaccettabili. In questo momento servirebbe solo silenzio e rispetto. Ci aspettiamo che il sindaco Fontana che troppe volte ha tollerato le esternazioni di questo suo assessore lo rimuova immediatamente.

Perché la città e il Comune di Varese con questa storia non debbono centrare nulla». Ed ecco il testo del post: «Ora mi chiedo: per le due sprovvedute (sarò diplomatico) partite per farsi i selfie tra i ribelli siriani è giusto che si mobiliti la diplomazia internazionale? Sì, per carità. Ma che addirittura si ipotizzi il pagamento di un riscatto a spese nostre? Io lo farei eventualmente pagare ai loro ancor più sprovveduti genitori. Umanamente mi dispiace, per carità, ma con la guerra non si scherza e da bambine è bene che non si giochi alle “piccole umanitarie”, ma con le Barbie. Perché se parti con l’incosciente presunzione di risolvere un problema e poi, paradossalmente, il problema diventi tu, non può essere la collettività a pagarne il prezzo. Ora speriamo solo che tornino sane e salve a casa, che imparino la lezione e che tacciano, perché l’idea che due ragazzine siano in mano a dei terroristi islamici senza alcuno scrupolo mi fa gelare il sangue nelle vene». A freddo Clerici ha poi spiegato: «Davvero ho i brividi se penso a queste due giovanissime disperse chissà dove e nelle mani di chissà chi. Mi sono reso conto di aver urtato la sensibilità dei familiari e di questo mi scuso».

Clerici aggiunge: «Resto stupefatto dalla leggerezza con la quale queste ragazze sono partite per un Paese in guerra, dove i buoni e i cattivi non sono così netti come pensano loro. Cosa credevano di ottenere? Di far finire la guerra? È stato un gesto inutile e pericoloso. Mi chiedo: è giusto che questa avventatezza si ripercuota sui familiari di queste ragazze e sul loro Paese? Certo voglio che tornino a casa sane e salve. Ma il post era volutamente provocatorio. Serve una riflessione su questi comportamenti».

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