Torna la fiducia dei consumatori

A sorpresa tocca i massimi dal 2010 la fiducia dei consumatori mentre i mercati promuovono la prima asta del Tesoro, dopo la storica vittoria del Pd di Matteo Renzi alle elezioni europee di domenica.

A maggio è salita a 106,3 punti base da 105,5 di aprile, segnando il top da gennaio 2010, secondo quanto comunica l’Istat. A trainare il rialzo, il terzo consecutivo, è la componente economica, giudizi e attese sulla situazione del Paese, ai massimi da marzo 2007, spiega l’istituto di statistica.

L’indagine vede infatti balzare il clima economico generale a 118,1 da 115,3, mentre quello sullo stato personale aumenta più lentamente, a 102 da 100,6. A livello territoriale il clima di fiducia migliora in tutte le diverse aree, ad eccezione del Mezzogiorno. Dal servizio studi di Intesa Sanpaolo fanno notare che il miglioramento della fiducia «per ora non si è tradotto nei dati reali sui consumi di contabilità nazionale» e «sulle vendite al dettaglio» tuttavia «un effetto potrebbe aversi da nel giorno in cui (nel settore privato, nella pubblica amministrazione è già avvenuto) una quota rilevante di famiglie vedrà l’effetto in busta-paga dello sgravio Irpef promesso dal governo». Vede nero invece il Codacons. «I dati rappresentano solo un abbaglio e non devono far sperare in una ripresa dei consumi» sentenzia l’associazione dei consumatori.

Sul fronte dei titoli di Stato, il Tesoro ha venduto agevolmente tre miliardi di euro di Ctz con scadenza 2016, ad un tasso invariato dello 0,786% e con una domanda in rialzo a 1,51 volte l’importo offerto da 1,47 precedente. Ha quindi piazzato Btp indicizzati all’inflazione con scadenza 2018 per un miliardo ad un tasso dello 0,53%, in calo di 0,68 punti, e una domanda di poco superiore ai 2 miliardi di euro. Oggi si replica con un nuovo collocamento di Bot a sei mesi per 6,5 miliardi di euro.

Il buon esito dell’asta non ha comunque inciso sullo spread Btp-Bund, che ha chiuso in leggero rialzo a 161 punti base dai 156 di ieri, col tasso sul decennale al 2,99%. E cede terreno la Borsa di Milano dopo la corsa di lunedì.

Piazza Affari è maglia nera in Europa con un calo dello 0,42% mentre Francoforte segna un nuovo record a 9.940,82 punti, con l’indice Dax in rialzo dello 0,49%. Londra guadagna lo 0,43%, Madrid lo 0,25%, piatta Parigi (+0,06%).

Lo stop di Milano comunque sembra essere arrivato come una pausa dopo il +3,6% con cui lunedì l’indice di Piazza Affari aveva reagito al risultato delle elezioni europee e alla stabilità dello scenario politico interno.

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