«Uniamo le risorse per essere più vicini a imprese e ripresa»

«“Confidi Systema!”, operazione incredibile». Il direttore di Confartigianato Mauro Colombo delinea punti di forza e prospettive della fusione

– Unire le forze e le risorse non significa perdere la propria identità, né tanto meno il contatto con il proprio territorio di riferimento, che per la provincia di Varese è sacro, ma al contrario essere più vicini alle esigenze delle imprese, soprattutto quelle medio piccole. È la “lezione” che arriva da “Confidi Systema!”, la nuova realtà nata dalla fusione di vari fidi lombardi e dalla collaborazione tra artigiani, industriali e agricoltori e dove c’è molto di varesino, non solo nei nomi dei protagonisti ma anche nel metodo di lavoro.

«Un’operazione incredibile, partita da lontano – sottolinea Mauro Colombo, direttore di Confartigianato Imprese Varese – un’unità politica di intenti di diversi mondi produttivi, artigiano, industriale e agricolo e di tre sigle imprenditoriali, Confartigianato, Confindustria e Confagricoltura, che si sono “costretti”, per il bene delle imprese a lavorare operativamente e quotidianamente uniti su un unico fronte, condividendo un unico strumento societario». Se associazioni di categoria da un lato e imprese dall’altro si stanno sforzando di collaborare tra loro,

ad esempio facendo rete e partecipando ai cluster, come si sta comportando il mondo bancario da questo punto di vista? «Anche le banche pur con tempistiche diverse stanno lavorando in questa direzione, magari per necessità più che per convinzione – afferma Colombo – quello che conta comunque, non sono tanto le dimensioni, quanto la capacità di mettere insieme competenze, esperienze e risorse per rispondere alle esigenze della clientela». Unirsi non significa snaturarsi o perdere il contatto con il proprio territorio di riferimento; è la stessa logica che ha dato il via a “Confidi Systema!”. «La dimensione non è in contrasto con il valore della prossimità territoriale che va salvaguardato – spiega il direttore – sono due fattori che possono tranquillamente andare insieme». L’obiettivo del mondo bancario deve essere quello di stare vicino alle esigenze delle imprese, che per riuscire ad agganciare la ripresa economica hanno bisogno di credito. Un ruolo importante in questo senso, lo giocano le nuove tecnologie, che possono migliorare i rapporti tra banca e impresa. «Soprattutto nel mondo anglosassone, le banche stanno sperimentando nuove tecnologie che semplificano i rapporti con i clienti, puntando sui servizi mobile» osserva Colombo.

Certo le nuove tecnologie digitali e informatiche da sole non possono bastare; ci vuole quella unità d’intenti e di visione che ha portato alla nascita di “Confidi Systema!”, dove nessuno perde la propria identità che anzi viene rafforzata proprio perché si riesce ad essere più vicini alle reali esigenze della imprese, le pmi in particolare. Unire le forze significa anche semplificazione delle procedure e del processo decisionale, oltre che risparmio di costi; un modello che potrebbe essere preso a modello anche dalla pubblica amministrazione. «Una volta le strutture articolate avevano un senso, oggi con le nuove tecnologie si può semplificare molto e di conseguenza aumentare l’efficienza» chiosa il direttore di Confartigianato Varese.