L’obiettivo è la Tari differenziata . Il futuro? Il centro servizi comuni

Emanuele Antonelli - centrodestra

Il fondamentale ruolo della piccola impresa è sempre stato il mantra dell’amministrazione di cui spero di raccogliere l’eredità. La Città di Busto ha la più bassa per tassazione in Lombardia ma se c’è un aspetto su cui agiremo in particolar modo, sarà la possibilità di differenziare più analiticamente la Tari, con specifica attenzione alla produzione di rifiuti speciali e assimilabili, alla luce anche dell’ottima sperimentazione in essere negli uffici tributi e ambiente.
Il rating certificato da Fitch che afferma “l’eccezionale

solidità economico finanziaria della City of Busto Arsizio” ci consentirà di investire senza toccare le tasche delle imprese per incentivare un nuovo e moderno centro servizi in zona artigianale-industriale che ponga al centro servizi comuni per start up e digitalizzazione connessa, insieme con l’ormai avviato opificio Smart Busto 2020.
L’adesione al patto dei sindaci permetterà di incentivare i già straordinari e rapporti tra istituti tecnici, scuole superiori e aziende private, come si evince dell’apposito capitolo di bilancio “Difendere e garantire il futuro”. Innovazione e sostenibilità non sono state parole vuote per Busto e saranno ancor di più impegno reale.

Come sarà la Busto Arsizio del domani? Il presidente Davide Galli lo chiede ai cinque candidati a sindaco

La risposta di Gianluca Castiglioni – Centrosinistra

La risposta di Luigi Genoni – Movimento Cinque Stelle

La risposta di Alberto Rossi – Busto a sinistra

La risposta di Andrea Brasca – Movimento X Busto