«Non possiamo derattizzare». Il Comune non ha più i soldi

«Due anni fa hanno eliminato la voce per questi interventi»

Quando era stato lanciato l’allarme, i primi giorni di marzo, da parte dei residenti, avevamo interpellato il Comune di Varese, ponendo il problema.

L’assessorato alla Pianificazione del Territorio, guidato da Andrea Civati, che ha la competenza sui lavori pubblici e le manutenzioni, quindi anche sulla rete fognaria, aveva effettuato una serie di verifiche sul sistema fognario della zona.

Oggi ci confermano come, dai loro controlli, non emergerebbe nessun problema di infestazioni delle fogne.

Cosa che significa che la provenienza dei ratti è da ricercare altrove. Come abbiamo potuto verificare attraverso le testimonianze degli abitanti e un sopralluogo diretto, la presenza della pantegane sembra concentrarsi nella porzione di area verde situata nelle vicinanze dei cassonetti dei rifiuti. E proprio la situazione dei rifiuti avrebbe creato le condizioni che avrebbero attirato le pantegane, come conferma l’assessore all’Ambiente Dino De Simone. «Avevamo eseguito i sopralluoghi – spiega De Simone – e non era emerso con chiarezza il luogo di provenienza dei ratti.

Probabilmente, sono stati attratti dai rifiuti, queste le conclusioni dei tecnici. Ora, siamo intervenuti con una serie di pastiglie repellenti per cercare di limitarne la presenza e possibilmente eliminarla. Purtroppo non siamo in grado di eseguire una derattizzazione». Il Comune non ha infatti le risorse, e nemmeno, a quanto apprendiamo la possibilità di eseguirla. «Circa due anni fa – continua De Simone – con la passata amministrazione, come ho potuto verificare con gli uffici, è stata eliminata la voce dal bilancio legata alle derattizzazioni. In poche parole non abbiamo i fondi economici e nemmeno la possibilità tecnica di mettere in atto una derattizzazione».

Una situazione, quindi, paradossale. Eppure, la burocrazia, oltre alla penuria di fondi, impedirebbe al Comune di intervenire.

«Più avanti forse riusciremo ad accantonare dei fondi, ma al momento il bilancio non ce lo consente. Possiamo provare ad intervenire con altre modalità, come abbiamo fatto finora». Ma c’è anche la possibilità che intervengano i cittadini. «Non è bello continuare a fare appello ai cittadini – dice l’assessore – ma in questo caso se i condomini dei palazzi vicini volessero e potessero fare una colletta ed affidarsi ad una ditta specializzata in derattizzazioni, il Comune rilascerebbe nel caso tutte le autorizzazioni».

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