Su Serafini, cilecca dei soliti ben informati

Parte la Pro Patria. Comincia il suo campionato. Ma con chi al timone? Vavassori o la cordata brianzola-milanese? Si vedrà forse oggi.

Di certo comincia la stagione una Pro Patria quanto mai bisognosa dell’affetto del suo pubblico. Prende il via un torneo con una squadra ancora da definire nella sua identità, ma da subito le occorre il calore della sua gente per colmare il gap (oggettivo) che esiste con le avversarie. Certo, il calcio è strano e oggi i tigrotti potrebbero sorprendere tutti mettendo sotto la Torres ed è quello che si augura ciascun supporter biancoblù. Però una rondine non fa mai primavera e le difficoltà, non solo tecniche, si possono toccare con mano dalle parti di via Cà Bianca.

È una Pro Patria che necessita di tranquillità come l’aria. E non hanno portato l’acqua al mulino della serenità le voci fatte circolare ad arte sul possibile trasferimento di Serafini all’Albinoleffe. Non una scelta elegante alla vigilia dell’esordio in campionato ben sapendo quali erano e quali sono le difficoltà di questa Pro Patria. Una voce che ha messo inutilmente in allarme una tifoseria i cui nervi sono ancora scoperti. Sarà un caso, ma ieri il capitano si è subito incontrato con Vavassori negli uffici della Italsempione dopo la rifinitura ed il patron, ancora una volta, lo ha accontentato.

Sarà in campo a guidare gli altri tigrotti sperando che le notizie della mattinata diano ulteriore energia per cominciare subito con un sorriso la stagione in attesa che, nel tempo, si torni finalmente a discutere solo di pallone.

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