LUINO Urbanistica, riqualificazione delle aree dimesse e Piano di governo del Territorio. Passaggi su cui gravita gran parte dello sviluppo futuro di Luino e che, per questo, sono al centro della sfida elettorale tra Rosaria Torri, di «Luino Futura», Vincenzo Liardo, di «Luino 2010» e Andrea Pellicini, in corsa con la sua «Nuova Frontiera».
«Negli ultimi 10 anni Luino ha subito una cementificazione eccessiva,- chiarisce Rosaria Torri – nonostante il significativo decremento demografico, che ha profondamente colpito la risorsa più preziosa della popolazione luinese, il nostro territorio. Il consumo di suolo deve essere fermato, ripensando profondamente un modello di amministrazione che troppo spesso ha fatto cassa con il territorio, in una frenetica corsa agli oneri di urbanizzazione. Luino non ha ancora un Piano di Governo del Territorio, quest’amministrazione non è riuscita nel suo principale compito, per dissensi interni riconfermati anche dalle due liste di centrodestra, per il quale però sono stati spesi 400 mila euro dalla giunta Mentasti senza che si arrivasse neppure all’adozione». Chiare quindi le ricette di «Luino futura»: una nuova elaborazione di “senso” della città, che dovrà partire da un’attenta e scrupolosa salvaguardia del territorio, da un freno a nuove costruzioni residenziali, garantendo al contempo la partecipazione attiva della popolazione».
«Le azioni della nostra politica urbanistica sono chiare – precisa invece Vincenzo Liardo -. Ci siamo attenuti al piano regolatore in vigore facendo una variante, per 100 mila metri quadrati di attività produttive nella Piana di Voldomino. Ma non solo. Abbiamo regolamentato il recupero del centro storico, schedando gli immobili e fissando condizioni precise per il recupero. Così come è stato fatto per gli edifici rurali. Abbiamo portato avanti anche un piano del commercio che ha difeso gli esercizi
di vicinato. E la riprova è data dal via libera a solo due superfici di media distribuzione. A Creva, invece, di concerto con l’Aler abbiamo definito due aree: una già ultimata per le residente per anziani, l’altra per le giovani coppie su cui si lavorerà. Questi sono gli atti concreti. Come le limitazioni al Piano caso e il Pgt cui lavoreremo per la riqualificazione della Visnova, della Ratti, che intanto abbiamo lasciato produttiva, e della zona della ferrovia».
«Luino e i luinesi prima di tutto». Queste le parole d’ordine di Andrea Pellicini. «La nostra squadra – spiega – è forte perché non è assolutamente condizionata dagli interessi economici dei diversi gruppi immobiliari. Interessi privati legittimi, ma che spesso non coincidono con l’interesse pubblico. Siamo convinti che il futuro di Luino si giochi sulle politiche urbanistiche, dal recupero delle arre industriali dismesse a quelle inutilizzate dalla Ferrovia. E siamo pronti ad impegnarci in questa grande sfida, nella convinzione di dover rispondere soltanto ai cittadini di Luino. La trasformazione ordinata del territorio e il rispetto per l’ambiente costituiscono un diritto del cittadino. Ci impegniamo perciò ad evitare il consumo scriteriato di territorio, incentivando, al contempo, lo sviluppo dinamico della città, adottando un metodo di lavoro partecipato e trasparente».
b.melazzini
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