BUSTO ARSIZIO – Un cambiamento importante per 45mila utenze, ma anche tante domande da parte dei cittadini. Da quest’anno è Agesp Spa a gestire la Tarip, la tariffa puntuale per i rifiuti urbani, in sostituzione del Comune. Una novità che molti hanno scoperto solo ricevendo a casa la prima bolletta, come testimoniato da una coppia di anziani che ha chiesto chiarimenti direttamente in municipio.
«È un cambiamento epocale», lo ha definito l’amministratore unico Francesco Iadonisi, intervenuto ieri in conferenza stampa nella sede di Agesp insieme al sindaco Emanuele Antonelli e al direttore generale Gianfranco Carraro. Proprio quest’ultimo ha parlato di uno “tsunami di email” arrivate alla società, spesso per dubbi di base: «Molti non avevano capito il passaggio. Nonostante la nostra campagna informativa mirata, qualcosa non ha funzionato».
Tre bollette l’anno e addio al pagamento in un’unica soluzione
D’ora in avanti la Tarip verrà fatturata in tre rate all’anno (marzo, luglio e novembre), con un sistema simile a quello già in uso per le utenze idriche. «Non è più un tributo, ma una vera e propria fattura», ha spiegato Iadonisi. Il pagamento in un’unica soluzione non sarà più possibile. E già con questa prima emissione sono emerse alcune criticità.
Prime anomalie e banca dati incompleta
Tra i problemi riscontrati, alcuni riguardano le ditte individuali registrate solo col codice fiscale, senza partita IVA, o i dati ereditati dal Comune non sempre aggiornati. Carraro ha assicurato che il servizio è in fase di assestamento e gli utenti possono ricevere supporto tramite lo sportello Tarip di via Pepe 31, raggiungibile solo su appuntamento (chiamando il numero 800.439.040), o attraverso due nuovi canali WhatsApp, dedicati rispettivamente alla gestione rifiuti e agli altri servizi del gruppo Agesp (farmacie, parcheggi, verde, strade, ecc.).
In arrivo anche la presenza su Junker, l’app nazionale per la raccolta differenziata, che aiuterà gli utenti a gestire meglio i conferimenti.
Come cambia la tariffa: sacco azzurro e parametri invariati
Per tutto il 2025, ha spiegato Agesp, resteranno invariati i parametri tariffari rispetto agli anni precedenti. Ma il calcolo inizierà a considerare in modo più preciso il numero di conferimenti del sacco azzurro (rifiuto secco residuo). Dal 2026, una parte della tariffa sarà collegata direttamente alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti. Già con la prossima bolletta verranno comunicati i “minimi” di sacchi azzurri previsti per nucleo familiare o attività, indipendentemente dall’effettivo conferimento.
Il sindaco: “Abbiamo sterilizzato gli aumenti, ma non sarà sempre possibile”
Il Comune ha stanziato un milione di euro per neutralizzare eventuali aumenti della Tarip, in particolare per alleggerire la terza bolletta. Ma il sindaco Antonelli avverte: «Non potremo farlo ogni anno». Il primo cittadino ha inoltre chiesto all’Arera, l’Autorità per l’energia e l’ambiente, di definire regole stabili: «Non è possibile cambiare le regole ogni dodici mesi».
Differenziata record e “emersione” di 5mila evasori
Agesp ha recentemente ottenuto riconoscimenti per una raccolta differenziata all’83%, risultato raggiunto grazie anche alla collaborazione dei cittadini. E proprio la nuova gestione ha fatto emergere circa 5mila posizioni irregolari, che finora non risultavano negli archivi comunali.
Le risposte ai cittadini: “Non si pagherà il 150% in più”
A chi teme un incremento significativo della bolletta, Agesp risponde che – salvo casi specifici – le tre fatture dell’anno dovrebbero risultare sostanzialmente in linea con gli anni precedenti. Alcune differenze possono derivare dall’eliminazione di agevolazioni voluta da Arera: lo sconto del 30% per gli over 70 è ora legato all’Isee, mentre il bonus per la domiciliazione bancaria è stato abolito.
Per qualsiasi dubbio, Agesp invita i cittadini a utilizzare i nuovi canali di contatto e, se necessario, fissare un appuntamento allo sportello dedicato.