L’ipotalamo, in risposta alle informazioni «stressanti» che riceve dall’organismo, reagisce con la produzione dell’ormone di liberazione della corticotropina (CRH) che stimola a sua volta l’ipofisi. L’ipofisi mette in circolo un ormone detto adrenocorticotropina (ACTH) che stimola i surreni. I surreni, piccole ghiandole poste sopra i reni, producono i veri e propri «ormoni dello stress», ovvero adrenalina e cortisolo. Adrenalina e cortisolo hanno diversi effetti sull’organismo, tra cui: aumento della pressione sanguigna, aumento della glicemia, aumento del metabolismo, aumento del ritmo respiratorio, diminuzione della memoria, perdita di tono muscolare. L’allentamento delle tensioni tipico del periodo estivo aveva fatto in modo che questo delicato sistema si mettesse un po’ a riposo rispetto al ritmo abituale. Il rientro alla vita normale, specie se repentino, costringe il sistema (in particolare i surreni), a un superlavoro, cui non è immediatamente pronto, e così diventa normale avere qualche difficoltà a rispondere alle esigenze della vita di sempre. Chi svolge un’attività lavorativa a maggiore contenuto intellettuale sembrerebbe più soggetto alla post-vacation syndrome. Secondo uno studio spagnolo la categoria di persone più
colpite dalla sindrome da rientro è quella dei giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 40 anni. Ci sono al une buone pratiche, che nulla hanno a che fare con la psicologia, che aiutano i surreni a ritrovare “il proprio equilibrio”. “Resettare” il ritmo sonno-veglia: bisogna riabituarsi in modo progressivo a rispettare orari più regolari, cercando di andare a letto prima, per riuscire a svegliarsi al mattino a un’ora consona agli impegni che si devono affrontare avendo riposato a sufficienza. Se in vacanza ci si è dedicati di più all’attività fisica, continuare anche al rientro. Se invece durante le ferie ci si è lasciati un po’ andare alla pigrizia, il rientro è il momento buono per iniziare a fare un po’ di moto. L’esercizio fisico, soprattutto se praticato all’aperto, incrementa il livello nel sangue di endorfine, le sostanze chimiche prodotte dal cervello dotate di proprietà euforizzanti e di conseguenza antidepressive. Se in vacanza ci si è nutriti in maniera disordinata e sbilanciata, al rientro bisogna riprendere un’alimentazione più equilibrata.