Un ragazzo di appena 16 anni è stato arrestato nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato in provincia di Milano con l’accusa di propaganda e apologia di terrorismo, nonché di addestramento con finalità terroristiche, reati aggravati dall’utilizzo di strumenti telematici. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato disposto dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Milano, su richiesta della Procura.
L’indagine, coordinata dalla procura minorile e condotta dalla Digos di Milano – sezione antiterrorismo internazionale – rientra nell’ambito di un più ampio monitoraggio degli ambienti radicalizzati online, intensificato negli ultimi mesi alla luce dell’instabilità geopolitica internazionale. Il caso ha coinvolto anche i servizi di intelligence italiani: AISI, AISE e la Direzione centrale della polizia di prevenzione.
Secondo quanto emerso, il giovane – un cittadino iraniano senza precedenti penali – aveva creato e gestito numerosi profili social riconducibili all’ideologia jihadista. Su questi account diffondeva materiali di propaganda dello Stato Islamico, incitamenti al martirio, istruzioni per il combattimento e collegamenti a siti estremisti. In rete si era attribuito l’identità di “l’incubo dei grattacieli”, un evidente richiamo agli attacchi terroristici dell’11 settembre.
Grazie a un’attenta attività investigativa digitale e a riscontri sul territorio, gli inquirenti sono riusciti a identificarlo. Le indagini hanno inoltre rivelato che il sedicenne aveva progressivamente abbandonato il credo musulmano sciita, aderendo ideologicamente alla causa del Daesh. Avrebbe perfino tentato di mettersi in contatto con affiliati all’organizzazione terroristica all’estero, inviando loro un video in cui si offriva di giurare fedeltà.
Nelle sue ultime pubblicazioni, il ragazzo manifestava un crescente disprezzo verso l’Occidente, definito “terra dei miscredenti”, e faceva riferimento a possibili azioni violente sotto l’insegna dello Stato Islamico. Di fronte alla radicalizzazione avanzata e al rischio concreto di un passaggio all’azione, l’autorità giudiziaria ha disposto il suo arresto immediato.
Il giovane si trova ora in carcere, a disposizione della magistratura minorile.