Test-Pedemontana: qualche grana c’è

Meno di due settimane all’apertura di tangenziale e tratta A. E noi abbiamo effettuato un sopralluogo. Primo dubbio allo svincolo di Gazzada, c’è il rischio “imbuto”. L’altro nodo critico è il “salto” di Cavaria

Stanno arrivando la Tangenziale di Varese e la prima tratta della Pedemontana: i varesini sperano di passare meno tempo in coda.
Mancano ormai poco più di due settimane all’ora x della nuova Tangenziale di Varese e della tratta A di Pedemontana: il 24 gennaio, come annunciato prima di Natale dal governatore di Regione Lombardia , le due nuove tratte autostradali saranno inaugurate e verranno aperte al traffico.
E, aspetto non di poco conto, saranno gratuite: il che presuppone che i varesini, che da anni attendono risposte ai principali nodi viabilistici provinciali, le prenderanno subito d’assalto.

Il primo vero banco di prova sarà dunque quello della mattina del 26 gennaio, con i pendolari che proveranno le opzioni alternative delle due nuove autostrade, sperando di risparmiare qualche minuto nel tragitto per recarsi al lavoro. Funzionerà?
Per provare a verificarlo in anticipo, abbiamo fatto un sopralluogo sui cantieri, ormai ultimati, perlomeno per quel che riguarda le tratte autostradali vere e proprie. Iniziamo con il primo lotto della Tangenziale di Varese, che collegherà

Gazzada a Lozza: oggi si percorre sulla strada provinciale 57, che nelle ore di punta del mattino e del tardo pomeriggio è una lenta processione di automobili a passo d’uomo. La prima impressione, da profani, che si ha arrivando allo svincolo di Gazzada sulla A8, sia che si provenga da Varese città che da sud, è quella di infilarsi in un “budello”.
Lo svincolo ad una sola corsia reggerà il peso di tutte le automobili che da lunedì 26 gennaio cercheranno di immettersi nella nuova Tangenziale di Varese a due corsie per senso di marcia?
Prima del cantiere di Pedemontana infatti, con il tratto Gazzada-Lozza limitato com’è attualmente ad una strada statale ad una corsia per senso di marcia, le code mattutine in ora di punta allo svincolo di Gazzada sono sempre state una costante, per via dell’effetto di addizione del traffico proveniente dal lago con quello autostradale dalle due direzioni di marcia.

Il timore è che possa ripetersi anche a Varese quello che succede alle tangenziali di Milano: un esempio è lo svincolo dalla Milano-Genova sulla tangenziale ovest, dove negli orari di punta si forma un lungo serpentone che si infila nell’unica corsia di svolta, creando intasamento e rallentamenti al traffico.
È quello che può ragionevolmente succedere quando in mezzo tra un’autostrada a due corsie e un’altra autostrada a due corsie c’è un breve tratto ad una sola corsia. Ma il progetto non prevede lavori di allargamento dello svincolo di Gazzada. La Tangenziale procede poi in tunnel fino al secondo svincolo di Vedano Olona, dove c’è l’immissione nel tratto già esistente di Tangenziale.
In questo caso, l’immissione è sulla viabilità ordinaria quindi non dovrebbe creare particolari difficoltà. Stesso discorso all’altro estremo, all’Iper, dove l’attuale assetto sembra già in grado di dare garanzie. Qualche punto di domanda invece ce lo si pone per quel che riguarda la tratta A di Pedemontana, quella tra Cassano Magnago e Lomazzo.
In questo caso lo svincolo di ingresso dalla A8 Milano-Varese, situato più o meno a metà strada tra gli svincoli di Gallarate e Busto Arsizio, appare sufficientemente ampio per garantire un’adeguata percorribilità agli automobilisti, sia che provengano da Varese sia che provengano da Busto.
Piuttosto qui il problema è un altro: fino a quando Pedemontana sarà gratuita, chi giunge da Varese dovrà pagare il pedaggio al casello di Cavaria per potersi immettere nella Cassano-Lomazzo.
Così, da un lato, si può supporre che il fenomeno del “salto della barriera” per evitare il ticket da un euro e 50 continuerà ad avere i suoi effetti negativi nonostante l’apertura di Pedemontana, dall’altro va considerato che lo svincolo di Busto Arsizio si immette su una strada provinciale ad un’unica corsia per senso di marcia che già oggi è costantemente intasata.