Tra i mattoni spuntano due bombe. Mattinata col brivido in cantiere

Residuati bellici della Prima Guerra Mondiale incastrati in un muro di Morazzone

Stavano effettuando alcuni lavori di ristrutturazione in un garage quando in mezzo ai mattoni e alle pietre sono spuntate due vecchie bombe a mano, risalenti addirittura alla Prima Guerra Mondiale. Una scoperta che ha fatto venire legittimamente i brividi a chi in quel momento stava compiendo alcune manovre nei paraggi di un’intercapedine. Per fortuna, però, i due ordigni erano vuoti.

Le due bombe a mano sono state ritrovate nella zona di via XXVI Agosto a Morazzone. Sono stati una mattinata e un primo pomeriggio ad alta tensione quelli di ieri. Doveva essere una normalissima giornata di lavoro come tante altre, ma a un certo punto la mattinata di ristrutturazione si è trasformata in un mezzo incubo.

L’operaio, secondo le prime informazioni, stava lavorando alla sistemazione di un muro. Pare fosse impegnato nella rimozione dell’intonaco, quando a un certo punto sarebbero crollati dei mattoni. E proprio tra i mattoni sono spuntate le due bombe a mano, che hanno fatto sobbalzare chi si trovava a lavorare in quel momento in via XXVI Agosto.

A quel punto i testimoni, tanto sorpresi quanto allarmati, hanno subito richiesto l’intervento da parte dei carabinieri che si sono attivati raggiungendo il posto. I militari della stazione di Carnago, coordinati dai colleghi della Compagnia di Saronno, hanno subito attivato la macchina della sicurezza richiedendo l’intervento da parte degli artificieri.

Per questioni precauzionali, l’area è stata evacuata e transennata. Il timore che gli ordigni, seppur vecchissimi, potessero esplodere era, almeno inizialmente, molto concreto. Dalle prime verifiche effettuate sul luogo del clamoroso rinvenimento, gli specialisti hanno subito accertato si trattasse di ordigni risalenti addirittura alla Prima Guerra Mondiale. Resta un mistero come i residuati bellici abbiano resistito così a lungo tra le mura del garage in ristrutturazione.

Le operazioni di messa in sicurezza si sono prolungate per parecchio tempo, fino al primo pomeriggio. Dopotutto si trattava di una situazione molto delicata e potenzialmente estremamente pericolosa. Una situazione da prendere con le molle, ed effettivamente così è stato. Dopo una serie di verifiche, però, è emerso che entrambi gli ordigni in realtà erano vuoti. A quel punto, le due vecchie bombe a mano sono state recuperate e trasportate altrove. E gli operai hanno potuto riprendere la loro attività ordinaria.