Tradate, è morto il giornalista Fernando Mezzetti: da Pechino a Mosca, raccontò il comunismo

Fu nel gruppo fondatore de Il Giornale di Indro Montanelli nel 1974: inviato speciale in grandi teatri internazionali, saggista politico e storico., è stato testimone di eventi epocali del Novecento

TRADATE – E’ morto, la scorsa notte all’ospedale di Tradate dove abitava, Fernando Mezzetti, giornalista, saggista politico, scrittore e storico. Dopo aver esordito al Corriere Lombardo e poi alla Notte, Mezzetti ha fatto parte del gruppo fondatore de Il Giornale di Indro Montanelli nel 1974, diventandone corrispondente da Pechino (1980-1983) e Mosca (1983-1987) per poi andare a Tokyo per la Stampa (1987-1991). Ha continuato poi la sua carriera come inviato speciale sui grandi fatti internazionali.

Nato nel 1942, entrato poco più che ventenne nel giornalismo, Mezzetti era un conoscitore del comunismo nel suo complesso, cinese e sovietico in particolare. Grazie ai suoi incarichi, è stato testimone di eventi di lunga portata nella storia del Novecento: a Pechino, dopo la morte di Mao, il rifiuto della rivoluzione culturale da lui voluta, fino alla trasformazione della Cina dal sottosviluppo a come oggi la conosciamo; a Mosca, l’inesorabile declino dell’Urss e la sua dissoluzione fino all’ascesa e affermazione del potere di Putin. E’ autore di numerosi saggi su questi eventi e sui personaggi storici che ne sono stati protagonisti. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in Spagna, Brasile, Giappone, Russia, Corea del Sud.