Turchia/ Oggi libero l’attentatore di Giovanni Paolo II, Ali Agca


Roma, 18 gen. (Apcom)
– Ali Agca tornerà oggi in libertà. L’uomo che il 13 maggio 1981 attentò alla vita di Giovanni Paolo II, lascerà il carcere di Sincan, alla periferia di Ankara, dove è stato trasferito nel 2006 dopo avere trascorso un periodo di detenzione a Istanbul. Era stato condannato non soltanto per il tentato omicidio di Papa Giovanni Paolo II, ma anche per l’assassinio del direttore del quotidiano liberale Milliyet, Abdi Ipekci, freddato a Istanbul nel 1979. L’ex terrorista era già uscito per pochi giorni nel 2006, per quello che si era rivelato un errore di calcolo da parte della magistratura turca.

Agca, che militava nei Bozkurtlar, i Lupi Grigi, organizzazione terroristica di estrema destra e vicina agli ambienti del fondamentalismo islamico, uscirà dopo aver scontato tutti i 29 anni di carcere che gli sono stati assegnati dai tribunali e aver usufruito dell’amnistia del 1991, senza la quale sarebbe stato condannato molto probabilmente alla pena di morte. Stando a quanto rivelano i giornali turchi, che seguono ancora con grande attenzione le sue vicende, non si sa ancora se Agca vivrà nel Paese della Mezzaluna o sceglierà un’altra destinazione.

Secondo il quotidiano Hurriyet, avrebbe intatti chiesto asilo politico a Polonia e Portogallo, persino in Vaticano, ma tutti avrebbero già rifiutato. A margine, Agca dovrebbe ancora svolgere il servizio militare. A destare particolare interesse la notizia, riportata dalla stampa scandalistica turca, che l’ex terrorista starebbe cercando moglie, meglio se cattolica e italiana. Nel maggio scorso era anche trapelata la notizia di una sua conversione al cattolicesimo.

Agca tramite i suoi avvocati, ha anche voluto tranquillizzare la comunità internazionale, affermando che 29 anni di carcere duro lo hanno profondamente cambiato.
L’ex lupo grigio ha anche fatto sapere che si recherà in visita in Vaticano (la Santa Sede per il momento non ha ancora risposto alle sue lettere) e che sente il bisogno di andare a pregare sulla tomba di Giovanni Paolo II, che dopo il fallito attentato gli concesse il perdono.

Coa-Mao

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