MALPENSA – AutoRitratti a Malpensa: dove auto sta per Smart, mentre i ritratti sono l’estro e il tocco personale che ogni artista mette nella realizzazione della propria opera. Il terminal 1 si è fatto scenario di talent di artisti e la prima collezione privata Smart, lasciata alla creatività di giovani provenienti dall’Accademia o dalla piattaforma Viverdarte.it, passa anche dall’aeroporto.
Per la prima volta nella storia, Malpensa è diventata una diretta live in cui 6 artisti (tre dal 2 al 4 dicembre e altri tre dal 9 all’11) possono dar sfogo alle rispettive personalità creando un’opera a tema: quello dell’autoRitratto.
Dopo aver aperto 5 laboratori nelle piazze di Latina, Palermo, Salerno, Pescara e Bari, l’art incubator nato grazie a Smart è arrivato a Malpensa per completare la prima collezione privata della rivoluzionaria city car,
che ha in Italia il suo principale mercato.
Una raccolta di autoRitratti composta da più di 40 opere, commissionate a giovani talenti candidati sul sito viveredarte.it e reclutati nelle principali accademie italiane. Una vera e propria operazione di mecenatismo moderno che promuove giovani artisti anche attraverso una piattaforma (viverdearte.it) a cui sono già iscritti anche una ventina di varesotti, in cui liberamente, senza alcun costo e nessuna intermediazione, gli iscritti possono mettere in vendita le proprie opere.
Per tre settimane, fino al 18 dicembre, l’area check-in del T1 sarà, dunque, laboratorio artistico aperto 24 ore su 24 e poi mostra interattiva. Ieri c’erano Yuan Yuan An, Camilla Marinoni e Lorenzo Fioranelli; dal 9 all’11 ci saranno Kia Ruffato, Annaklara Galli e Lucia Guadalupe Guillen. Molta la curiosità dei passeggeri, che sono rimasti a guardare i ragazzi all’opera in una sorta di “en plein air” nel salone delle partenze.
Malpensa continua a mostrarsi attenta all’arte e alle manifestazioni culturali che propone ai suoi passeggeri durante tutto l’anno. Ieri è stata inaugurata al satellite Nord la mostra di Costantino Peroni: due distinte serie, “Folla Ombra” e “Sonnambuli” dello scultore novarese, produzione del Comitato d’amore per Casa Bossi, da dove le sculture provengono.
«Siamo molto attenti alla cultura, uno dei fattori d’attrazione dello scalo di Malpensa, per cui non basta un evento, ma occorre costanza, ossia un sistema, un canovaccio», ha spiegato Luciano Carbone, chief corporate officer di Sea. E in questo canovaccio è compreso l’interesse per il territorio a cui dare possibilità e motivo d’espressione. «Anche a Fiumicino c’è un pianoforte in aerostazione ma non l’ho mai sentito suonare – ha sorriso Carbone – Qui, invece, ce ne sono due, ai check-in e ai gate intercontinentali».