LEGNANO – È morta tra le 19 di sabato 24 e l’una di notte di domenica 25 maggio, molto probabilmente intorno alla mezzanotte. È questo l’orario in cui Vasilica Potincu sarebbe stata brutalmente uccisa, secondo quanto emerso dall’autopsia eseguita ieri dal medico legale. Il coltello utilizzato per l’omicidio era un utensile da cucina, ma non apparteneva all’abitazione: un dettaglio che rafforza l’ipotesi della premeditazione.
Nove le coltellate inferte alla donna. Un fendente alla schiena le ha perforato un polmone, un altro le ha sfregiato il volto, mentre i colpi più gravi sono stati sferrati alla gola. Un’aggressione feroce e mirata, che non lascia spazio a dubbi sulla sua violenza.
Ora saranno i carabinieri del Ris ad analizzare i campioni biologici prelevati dal corpo della vittima e dall’appartamento in cui si è consumato l’omicidio, in via Stelvio, nella zona di Sant’Erasmo.
Nel frattempo, un altro sviluppo ha scosso le indagini: il compagno della vittima si è presentato spontaneamente ai carabinieri ed è stato arrestato in esecuzione di un mandato di cattura europeo. Su di lui pendevano condanne definitive mai scontate. La tragedia sembra averlo spinto a uscire dall’ombra. Gli investigatori cercano ora di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e il ruolo dell’uomo nella vicenda.