«Un cammino straordinario. Ci è mancata solo la ciliegina»

Giovanni Todisco, votato miglior coach a Bormio, racconta le finali nazionali under 14 della sua Robur et Fides

Un percorso esaltante nelle fasi eliminatorie, una semifinale persa a testa alta contro una vera corazzata come la Stella Azzurra, laureatasi poi campione, e un podio nazionale sfuggito all’ultimo tiro (62-61) nella finale 3°/4° posto contro la Virtus Bologna. La Robur et Fides Varese under 14 è stata grande protagonista alle finali nazionali di categoria, che si sono concluse domenica a Bormio. Un quarto posto che rappresenta un risultato di prestigio e dimostra una volta in più la bontà del lavoro svolto dal settore giovanile Robur, capace di dare filo da torcere a realtà di primo piano nel panorama cestistico italiano.

Abbiamo chiesto a Giovanni Todisco, coach dei ragazzi della Robur classe 2003 e votato miglior allenatore del torneo, di raccontarci questa grande esperienza alle finali di Bormio.


Una partita equilibratissima, punto a punto dal primo all’ultimo secondo, in cui nessuna delle due squadre è mai riuscita a prendere vantaggi consistenti. Abbiamo avuto l’ultimo tiro per vincere, un tiro pulitissimo che purtroppo ha trovato solo il ferro. Avremmo meritato anche noi, ma il basket è questo.

Il nostro è un risultato straordinario, anche alla luce del fatto che ci siamo presentati non al meglio dal punto di vista fisico. Non abbiamo potuto schierare per infortunio il nostro capitano Luca Isella e abbiamo recuperato Gianmarco Sorrentino solo due giorni prima di partire. Il livello di queste finali è stato buono e già il girone si è rivelato molto equilibrato con squadre di valore come Trieste e Avellino. Il quarto di finale contro Ancona è stata un’altra partita intensa, che abbiamo vinto con autorità.


La Stella Azzurra è una vera corazzata, contro cui abbiamo disputato una gara di alto livello, uscendo a testa altissima contro avversari che schierano due giocatori fuori categoria, Agbamu dal punto di vista fisico e Spagnolo da quello tecnico. Li abbiamo fatti sudare e costretti ad adeguarsi tatticamente, anche grazie alla prestazione incredibile di Jacopo Alesina, autore di 28 punti, contro cui hanno schierato prima una zona 2-3 e poi addirittura una box and one cercando di limitarlo.

Il bilancio è assolutamente positivo, ci è solo mancata la ciliegina di finire sul podio. Torniamo a casa con tanti consensi da parte del pubblico e degli addetti ai lavori e il nostro Kevin Caccia è stato inserito nel quintetto ideale del torneo. Per quanto mi riguarda il riconoscimento di miglior allenatore delle finali mi fa molto piacere, ma onestamente l’avrei barattato volentieri con la vittoria di domenica e il terzo posto. Sono davvero orgoglioso di avere allenato questo gruppo,

che in due anni ha lavorato davvero bene, cogliendo grandi risultati: due vittorie al Trofeo Garbosi, l’anno scorso il titolo regionale vinto a Milano contro l’Armani e la partecipazione a un trofeo importantissimo a Tenerife. Quest’anno abbiamo mandato due giocatori al Trofeo delle Regioni e concluso con un quarto posto in Italia. La chiave è stato uno spirito di squadra notevole, che ha permesso di superare le difficoltà, in primo luogo fisiche, che di volta in volta abbiamo affrontato. Questi ragazzi meritano un grande applauso.