Un varesino e il suo rally «Guido e tocco il cielo»

Puoi girare tutto il mondo, ma il piacere di correre sulle strade di casa è sempre qualcosa di speciale. Per informazioni, chiedere ad Andrea Crugnola da Calcinate del Pesce, talentuoso (e già molto vincente) rallysta classe 1989: è lui uno dei protagonisti più attesi della 23a edizione del Rally dei Laghi, in programma domani e domenica con partenza e arrivo ai Giardini Estensi. Una corsa che Crugnola ha già vinto nel 2012, insieme al navigatore Michele Ferrara.

«È la gara di casa, ci tengo molto a far bene – promette Crugnola, che stavolta avrà al suo fianco Massimo Sassi – Non sarà facile perché la macchina che guiderò (una Renault Clio dell’amico Robert Kubica ndr) è molto meno potente di quelle che usano gli altri favoriti. Insomma, non voglio farmi troppe illusioni, ma di sicuro farò il possibile per ben figurare, anche per regalare una soddisfazione a tutti quelli che mi supportano. Come sempre, la differenza al “Laghi” la farà il Cuvignone: è lì che si deciderà la gara».

Quel che di sicuro non manca ad Andrea è il talento. Non ancora 25enne si è già tolto parecchie soddisfazioni: due campionati italiani vinti, un secondo posto al campionato del mondo di Montecarlo, tanti piazzamenti importanti. «La mia passione per i motori è nata quand’ero piccolo, favorita dal fatto che mio papà Daniele fosse anche lui pilota di rally. Lui comunque non ha mai fatto nessun tipo di pressione, è nato tutto da me: una volta mi ha portato a vedere una gara di kart e sono stato io a chiedergli di provare perché la cosa mi piaceva…». Ed è proprio con l’esordio nel karting – datato 1997 – che inizia la carriera motoristica di Crugnola. Il debutto nel rally avviene al Rally Sprint Ossola del 2007, alla guida di una Renault Clio Rs del team Borrelli.

«La cosa che mi piace di più di questo sport è l’adrenalina che trasmette, oltre al fatto di poter vedere tanti posti nuovi. Grazie al rally ho già girato tutta Italia e mezza Europa». Aspetti negativi? «Ultimamente non emerge più chi ha maggiori doti dal punto di vista della capacità di guida, quanto chi ha tanti soldi: questo è uno sport molto costoso. A far la differenza non è più soltanto il talento, ma anche il portafogli». La dote che Andrea si riconosce al volante è «la consistenza: l’anno scorso ho partecipato a tre campionati e li ho vinti tutti». Il sogno: «Far diventare questo sport il mio lavoro a tempo pieno, anche se so che di questi tempi non è facile»

Intanto Andrea, che è diplomato in ragioneria, oltre a competere alla grande nei rally di mezza Europa, collabora con Robert Kubica, ex pilota di Formula 1, e commenta per Sky il campionato del mondo di rally. Ma com’è nata l’amicizia con Kubica? «Ci siamo conosciuti al Rally 1000 Miglia del 2010, col tempo l’amicizia e la stima reciproca si sono consolidate».

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