Varese a Pontida raddoppia In seicento sul Pratone

Sul pratone la Pontida della riscossa. Anche Varese risponde presente: «Raddoppiato il numero dei partecipanti rispetto all’anno scorso» annuncia il segretario provinciale Matteo Bianchi.

Questa mattina dal nostro territorio sono pronti ad accendere i motori ben sette pullman, oltre alle tantissime auto private che si dirigeranno verso l’enclave leghista alle porte di Bergamo.

Si prevedono almeno 600 varesini sul “pratone” per celebrare la prima Pontida del nuovo corso di che oggi lancerà il referendum contro l’abolizione del reato di clandestinità e ribadirà che «un’altra Europa è possibile», filo conduttore della quattro giorni che è iniziata giovedì con il pranzo offerto a disoccupati ed esodati e con il concerto di . Un bel gruppo di “giovani padani” varesini è già a Pontida: guidati dal loro coordinatore , hanno assistito al concerto “a chilometro zero”, una sorta di contro-concertone rispetto a quello del Primo Maggio. Sul palco anche i Longobardeath, un gruppo “metàl pesànt” del Varesotto.

«Abbiamo raddoppiato le presenze, un bel segnale – sottolinea , impegnato in prima persona con la campagna elettorale per le amministrative – L’attivismo del segretario evidentemente fa bene e sta riportando grande entusiasmo tra i nostri militanti». E pensare che lo scorso anno a Pontida il clima era ben diverso: si attendevano le contestazioni, che poi si erano effettivamente verificate a suon di fischi e striscioni, da parte degli irriducibili bossiani contro il nuovo corso imposto da e soprattutto contro il segretario della Liga Veneta , nel mirino per la sua gestione a suon di espulsioni.

Sembra di parlare di un’altra epoca: oggi i big ci saranno tutti (è atteso anche il vecchio Capo) e ci si attende un clima completamente diverso, visto che i sondaggi delle elezioni europee parlano di un movimento con il vento in poppa grazie alla nuova linea salviniana all’insegna dello slogan “Basta euro”. Anche il governatore Roberto Maroni si aspetta «tanti giovani e tanto entusiasmo, come ai bei tempi». Insomma, la Lega ha voltato pagina.

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