Varese, fissata l’udienza preliminare per il finto avvocato che spariva dopo l’acconto

Il finto avvocato non aveva uno studio e utilizzava indirizzi di diverse città, tra le quali Milano. (Immagine generica d'archivio)

VARESE – Si terrà il 10 ottobre prossimo, dinanzi al Gup del tribunale di Varese, l’udienza preliminare a carico dell’uomo di 47 anni che, fingendosi avvocato, avrebbe raggirato diverse persone. Il Giudice per l’udienza dovrà valutare se accogliere la richiesta di processo a carico dell’uomo che deve rispondere di esercizio abusivo della professione e truffa.

Secondo le accuse, a partire dal 2017 e fino al 2022, l’uomo fingendosi avvocato avrebbe intascato acconti e anticipi da diverse persone che si era rivolte a lui per affidargli questioni legali. Sembra che l’uomo abbia messo a segno decine di queste truffe in tutta Italia, anche se a denunciarlo sono stati alcuni “clienti” della provincia di Varese che dopo avere versato gli acconti di alcune centinaia di euro, si sono resi conto che l’uomo non attivava alcun procedimento e che, anzi spariva dopo avere intascato i soldi.

Il finto avvocato in realtà utilizzava un sistema che per anni gli ha evitato le denunce, dal momento che ad ogni persona raggirata, chiedeva piccole somme, poche centinaia di euro, circostanza per la quale in tanti avrebbero preferito “incassare la fregatura”. Il quarantasettenne indicava indirizzi in vari Comuni lombardi e il numero di una Postapay sulla quale versare l’anticipo, quindi spariva.